L'Europa crea la più grande rete di radiotelescopi
Uno dei più grandi radiotelescopi completamente manovrabili al mondo (misura 100 metri e si trova a Effelsberg) si è di recente unito a e-EVN, la più grande rete interferometrica di radiotelescopi in Europa.Questa nuova entrata ha permesso alla rete di raddoppiare la sua superficie e la sua sensibilità. Molti di noi già conoscono i grandi telescopi ottici usati dagli astronomi per esplorare il cielo notturno,ma questi non sono gli unici strumenti disponibili per l'osservazione degli astri.Anche i radiotelescopi vengono usati per studiare le emissioni radio naturali provenienti da stelle, galassie, quasar e altri oggetti celesti. Effelsberg a Bonn in Germania, che è gestito dall'Istituto Max Planck di Radioastronomia, si connette ad altri sei radiotelescopi situati in tutta Europa a formare la rete e-EVN.Questa è ottenuta usando 35 chilometri di collegamenti a fibre ottiche, la cui costruzione è stata in parte finanziata dal progetto Express Production Real-time e-VLBI Service (EXPReS) della Commissione europea. Con l'ingresso di Effelsberg nella rete il progetto e-EVN è diventato la più veloce rete interferometrica al mondo.Per includerlo gli scienziati hanno condotto la prima osservazione Very Long Baseline Interferometry (e-VLBI) in tempo reale.Questa ha comportato il trasferimento elettronico di dati da Effelsberg a un super computer situato nel Joint Institute per Very Long Baseline Interferometry (JIVE), a Dwingeloo nei Paesi Bassi. Il trasferimento di dati è stato in grado di sopportare una velocità incredibile di circa 1 Gigabit (Gbps), che è oltre 500 volte più veloce di una normale connessione DSL domestica.L'osservazione e-VLBI comprendeva anche dati dagli altri sei telescopi e ha dato come risultato un volume in uscita totale da record pari a 6,71 Gbps da tutte e sette le stazioni. Oltre ad aumentare la sua velocità, l'arrivo di Effelsberg ha anche aiutato la rete a migliorare la propria sensibilità per rilevare radio oggetti estremamente deboli nel cielo.Si stima che una sola esecuzione alla velocità di dati fatta registrare dall'osservazione e-VLBI, raccolga 1,5 terabyte di dati.Così la rete può produrre le immagini più nitide nel campo dell'astronomia, con risoluzioni 100 volte migliori rispetto a quelle del telescopio spaziale Hubble. "Con il supporto della Max Planck Society e del programma EXPReS finanziato dall'UE, siamo ora in grado, grazie alla partecipazione del telescopio di Effelsberg, di espandere immensamente la sensibilità del nascente servizio eVLBI portandola a un livello che rende possibile gli studi astronomici reali ad alta risoluzione di oggetti variabili di breve periodo," ha detto il prof. Anton Zensus, direttore presso l'Istituto Max Planck di Radioastronomia a Bonn e presidente del JIVE. Gli altri telescopi che partecipano alla rete si trovano a Cambridge e Jodrell Bank (Regno Unito), Medicina (Italia), Onsala (Svezia), Torun (Polonia) e Westerbork (Paesi Bassi).