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Contenuto archiviato il 2023-04-12

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Le auto alimentate a idrogeno diventeranno la normalità in Europa?

Un’iniziativa dell’UE schiererà in tre capitali europee veicoli elettrici con celle a combustibile alimentate a idrogeno, come taxi, auto a noleggio e automobili della polizia. Tale mossa accelererà la loro commercializzazione e aiuterà a realizzare trasporti a zero emissioni.

Il ruolo dei veicoli elettrici con pila a combustione (FCEV) nella transizione verso un sistema energetico pulito e a basse emissioni di carbonio viene sempre più riconosciuto a livello mondiale. Tuttavia, la loro diffusione su larga scala è ancora molto lontana. Ciò non sorprende in quanto costi elevati, problemi di efficienza e il numero limitato di stazioni di rifornimento dell’idrogeno (HRS) influiscono sugli studi di casi aziendali per la loro produzione e l’utilizzo su larga scala. Il progetto ZEFER, finanziato dall’UE, affronta questa sfida introducendo 180 FCEV a Bruxelles, Londra e Parigi. Come illustrato in un comunicato stampa(si apre in una nuova finestra) sul sito web del progetto, il loro utilizzo regolare su base giornaliera creerà una domanda di idrogeno da ciascun veicolo pari a circa quattro volte quella di una normale auto privata. «Questo aiuterà a garantire un utilizzo elevato delle prime reti di HRS, che sono già in funzione in ogni città». Il funzionamento delle stazioni sarà ottimizzato dal punto di vista economico e dovrebbe crescere il ricorso ai veicoli FCEV. Studi di casi aziendali per i FCEV I partner del progetto sperano che la maggior parte dei veicoli sarà diffusa entro la fine del 2018. ZEFER prevede che i FCEV faranno molta strada. La stima dei chilometraggi annua è superiore ai 90 000 km per Parigi e Bruxelles, e pari a 40 000 km per Londra. Saranno raccolti dati sui veicoli mentre sono in funzione e sarà fornita anche un’analisi dei casi aziendali e delle prestazioni tecniche di queste implementazioni. Immagazzinato nei veicoli all’interno di un serbatoio (come la benzina o il diesel) l’idrogeno viene utilizzato in un processo elettrochimico di conversione di energia con l’ossigeno nelle celle a combustibile per generare elettricità. Questo alimenta il motore elettrico per far muovere i FCEV. Un processo elettrochimico simile viene utilizzato per produrre elettricità dalle batterie. Tuttavia, mentre una batteria perderà la sua carica nel tempo, una cella a combustibile continuerà a funzionare fino a quando l’idrogeno e l’ossigeno continueranno a fluire. Un altro vantaggio delle automobili alimentate a idrogeno è la loro lunga autonomia, pari a oltre 480 km: alcune di esse, presenti sul mercato, percorrono fino a 800 km o più con un solo pieno. Inoltre si riempiono più velocemente dei tradizionali veicoli a batteria: il tempo di rifornimento è in genere di 3 minuti. La conversione del gas idrogeno in elettricità produce solo acqua e calore come sottoprodotto. Se l’idrogeno è generato da fonti rinnovabili, i FCEV potrebbero offrire opportunità di trasporto a emissioni zero. Il progetto in corso ZEFER (Zero Emission Fleet vehicles For European Roll-out) è stato istituito per dimostrare casi aziendali fattibili per flotte vincolate di FCEV in attività che possono realizzare valore da veicoli a idrogeno. Tale obiettivo potrebbe essere realizzato, per esempio, mediante l’uso intensivo di veicoli e HRS o evitando oneri sull’inquinamento nei centri urbani con applicazioni in cui le caratteristiche di rifornimento dei FCEV soddisfano i cicli di funzionamento dei veicoli. Per maggiori informazioni, consultare: sito web del progetto ZEFER(si apre in una nuova finestra)

Paesi

Regno Unito

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