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Contenuto archiviato il 2023-01-13

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L'UE registra un notevole calo di sperimentazioni in campo aperto delle colture GM

Un nuovo studio della Commissione ha rivelato che nell'UE il numero di esperimenti in campo aperto delle colture geneticamente modificate (GM) è diminuito di circa l'80 per cento dal 1998. Il sondaggio, condotto dai ricercatori dell'Istituto Fraunhofer di Karlsruhe, dell'Isti...

Un nuovo studio della Commissione ha rivelato che nell'UE il numero di esperimenti in campo aperto delle colture geneticamente modificate (GM) è diminuito di circa l'80 per cento dal 1998. Il sondaggio, condotto dai ricercatori dell'Istituto Fraunhofer di Karlsruhe, dell'Istituto di prospettiva tecnologica di Siviglia e dell'Università di Hohenheim (Stoccarda), è giunto alla conclusione che questo drastico calo è da attribuirsi principalmente alla mancanza di chiarezza sugli aspetti giuridici connessi ai prodotti transgenici in Europa. Circa il 22 per cento degli intervistati ha dichiarato di aver annullato i propri progetti di ricerca in materia di colture geneticamente modificate a causa delle incertezze giuridiche, le quali, come spiegano gli autori dello studio, sono dovute per lo più alla moratoria sulle nuove autorizzazioni di prodotti GM, a tutt'oggi in vigore in tutta l'UE. Fra le altre ragioni che hanno indotto le società e gli istituti pubblici di ricerca a rinviare i loro progetti figura il livello complessivamente basso di accettazione dei prodotti geneticamente modificati fra i cittadini europei e l'incertezza relativa al futuro mercato per questi prodotti. I risultati dello studio rivelano, inoltre, che i principali operatori di questo settore sono le grandi multinazionali con posizioni finanziarie molto solide. Le sperimentazioni in campo aperto, infatti, vengono condotte per il 65 per cento del totale da questi grandi gruppi, per il 6 per cento dalle piccole e medie imprese (PMI) e per la restante quota da organismi pubblici di ricerca, università e altri istituti. Nonostante i livelli di ricerca sulle colture GM siano fortemente calati negli ultimi cinque anni, gli autori dello studio fanno notare che un elevato numero di prodotti transgenici è attualmente in cantiere, pronto per essere sperimentato. Grazie alla recente introduzione di nuove norme comunitarie sull'etichettatura e la tracciabilità degli organismi geneticamente modificati (OGM), i ricercatori si attendono un aumento delle sperimentazioni in campo aperto in Europa. Per quanto concerne la possibilità di una normativa comunitaria separata sugli OGM, relativa all'emissione volontaria di tali sostanze nell'ambiente, il 10 aprile la Commissione europea ha avvertito i 12 Stati membri che non hanno rispettato il termine ultimo previsto per il recepimento della direttiva nei rispettivi ordinamenti nazionali. Francia, Lussemburgo, Belgio, Paesi Bassi, Germania, Italia, Irlanda, Grecia, Spagna, Portogallo, Austria e Finlandia, infatti, non hanno provveduto, entro il 17 ottobre 2002, ad adottare le nuove misure, fra cui una serie di linee guida sulla valutazione del rischio ambientale e i requisiti per la comunicazione delle informazioni al pubblico. Il commissario per l'Ambiente Margot Wallström ha affermato: "Invito gli Stati membri ad adeguare rapidamente le loro legislazioni nazionali al nuovo quadro normativo europeo, concordato per disciplinare l'emissione degli OGM nell'ambiente".

Paesi

Austria, Belgio, Germania, Danimarca, Grecia, Spagna, Finlandia, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Svezia, Regno Unito