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Liberare il potenziale di ricerca e di innovazione della Vallonia

La Vallonia, la regione francofona a sud del Belgio, ha pubblicato le cifre della sua partecipazione al Sesto programma quadro (6PQ), secondo le quali gli operatori della ricerca e dell'innovazione della regione hanno conseguito buoni risultati nel panorama della ricerca europ...

La Vallonia, la regione francofona a sud del Belgio, ha pubblicato le cifre della sua partecipazione al Sesto programma quadro (6PQ), secondo le quali gli operatori della ricerca e dell'innovazione della regione hanno conseguito buoni risultati nel panorama della ricerca europea. Su un totale di 1 236 proposte di progetto cui hanno partecipato i valloni, sono stati selezionati complessivamente 324 progetti per il finanziamento nell'ambito del 6PQ. Questo rappresenta uno stanziamento per la ricerca, a favore della regione, pari a 69 Mio EUR. Tra i progetti selezionati, 39 sono stati coordinati da un'organizzazione della Vallonia, mentre alcuni operatori valloni hanno partecipato a più di un progetto. Le proposte provenienti dalla regione hanno inoltre registrato un tasso di successo pari al 25%, leggermente superiore alla media UE. Complessivamente, la partecipazione della Vallonia al 6PQ è aumentata e rappresenta il 26% della partecipazione belga, contro il 18% circa registrato nell'ambito dei precedenti programmi quadro. Secondo il punto di contatto nazionale (PCN) della Vallonia, il tasso di successo collima con i risultati economici della regione, i quali, dopo molti anni di stagnazione, stanno iniziando a riprendere quota grazie al «piano Marshall» del governo vallone da 1 Mrd EUR. Parte del piano d'azione 2005 comprende uno stanziamento di 280 Mio EUR nei prossimi quattro anni per lo sviluppo di cluster di competitività in settori economici specifici della Vallonia e in fase di crescita, tra cui il settore farmaceutico, sanitario, agricolo, alimentare, aeronautico, aerospaziale, nonché il settore dell'ingegneria meccanica, dei trasporti e della logistica. Ciascun cluster riunisce imprese (grandi e piccole), centri di formazione e unità di ricerca, sia pubblici che privati, per lavorare su progetti con applicazione industriale. Un totale di 120 Mio EUR dello stanziamento quadriennale viene accantonato per i progetti di ricerca. Questo va ad aggiungersi al bilancio annuo della regione destinato alla R&S che ammonta a 150 Mio EUR. «La recente dinamica generata dai cluster di competitività corrisponde ai punti di forza della regione nell'ambito del Sesto programma quadro», ha dichiarato Stéphane Waha, coordinatore del punto di contatto nazionale (PCN) della Vallonia, in un'intervista rilasciata al Notiziario CORDIS. Il 70% dei partecipanti valloni al 6PQ ha lavorato su progetti in settori di ricerca coperti dai cluster di competitività. Tuttavia, la comparsa sulla scena della ricerca europea delle conoscenze e dell'eccellenza della comunità di ricerca vallona non è avvenuta da sola o in un breve lasso di tempo. Nel 2002 la Federazione delle imprese della Vallonia si è rivolta al governo regionale chiedendo cosa si potesse fare per aumentare la partecipazione degli attori della ricerca valloni al programma quadro, in particolare delle piccole e medie imprese (PMI). I loro colloqui hanno portato all'istituzione di un punto di contatto nazionale che ricopre tutte le aree tematiche del 6PQ e dedica particolare attenzione alle PMI e ai centri di ricerca. Quest'anno è stato istituito un ulteriore PCN che si occupa in modo specifico delle università. «Come PCN, capivamo che occorreva fornire un servizio proattivo», ha spiegato Stéphane Waha. «Per questo motivo abbiamo incontrato le imprese e le abbiamo aiutate a verificare la loro posizione nei confronti del programma quadro e a trovare partner in questa regione e in altri paesi». «Abbiamo discusso insieme sui loro progetti e su come intendevano partecipare al 6PQ; abbiamo esaminato il programma per trovare la soluzione migliore per loro», ha aggiunto. Nell'ambito del suo ruolo consultivo, il PCN organizza inoltre giornate d'informazione per aiutare i potenziali partecipanti a preparare proposte e per informarli sugli aspetti complessi delle negoziazioni dei contratti con la Commissione europea e della comprensione degli accordi consortili. «Il nostro ruolo è stato quello di far comunicare le persone tra loro e comprendere quello che la Commissione richiede», ha evidenziato Waha. Sotto molti aspetti, il PCN può essere considerato l'elemento che ha aiutato a sbloccare il potenziale già presente tra i vari attori della ricerca e che ha incentivato la loro partecipazione al 6PQ. «Alcuni centri di ricerca e imprese si sono rivolti a noi, decisi a proseguire il loro percorso, perché sapevano di poter contare sulla nostra assistenza e sulle informazioni e i contatti che in caso di necessità potevamo fornire loro», ha dichiarato Waha. Un altro fattore che ha determinato una maggiore partecipazione della comunità di ricerca vallona è la serie di incentivi introdotti dal governo negli ultimi anni, tra i quali si annoverano l'orientamento sulla protezione dei diritti di proprietà intellettuale, i finanziamenti alle università, ai centri di ricerca e alle PMI per coprire i costi di preparazione delle proposte di progetto e un sussidio alle PMI per coprire il 25% dei costi dei progetti. «Questi [incentivi] hanno favorito la partecipazione di attori più piccoli che non hanno dovuto stanziare molti fondi per l'attuazione dei loro progetti», ha affermato Stéphane Waha che ha inoltre messo in evidenza il fatto che ai progetti del 6PQ hanno partecipato complessivamente 96 imprese vallone, almeno il triplo di quelle che hanno preso parte al 5PQ. Stéphane Waha ritiene altresì che gli incentivi hanno aiutato ad accelerare il processo di partecipazione, infatti lo stesso Waha è a conoscenza di alcuni attori che avrebbero partecipato al progetto anche senza gli incentivi extra, ma che con tali incentivi hanno potuto partecipare a un secondo progetto. Waha ritiene che la parola 6PQ sia ormai entrata a far parte del vocabolario regionale. «Ormai si legge e si parla comunemente di progetti del programma quadro», ha osservato. La partecipazione al programma quadro non ha fatto soltanto affluire nella regione maggiori finanziamenti (69 Mio EUR), ma ha anche generato benefici economici indiretti, grazie alle imprese e ai centri di ricerca che vi hanno partecipato. Una storia di successo del 6PQ è quella della LASEA, una spin-off del Centro spaziale di Liegi che ha contribuito allo sviluppo di un nuovo sistema laser per l'incisione interna a scopi di rintracciabilità e anticontraffazione, nonché un lettore per la matrice dei dati. «Al mercato occorreva da tempo una nuova soluzione visto che la precedente generazione di laser provocava crepe nel vetro», ha spiegato il coordinatore del PCN. Il progetto ha richiesto la collaborazione di diversi esperti e un ritmo di lavoro tale da consentire di stare al passo con le esigenze del mercato, cosa che, secondo il Stéphane Waha, sarebbe stata impossibile al di fuori del programma quadro. Stéphane Waha è ottimista sul fatto che il PCN possa mantenere questo slancio per partecipare anche al 7PQ. Dal giugno 2006 il PCN diffonde informazioni sul nuovo programma e su ciò che esso offre, oltre a fornire consulenza ai futuri partecipanti, affinché essi inizino a preparare con anticipo i loro progetti prima della pubblicazione dei primi inviti a presentare proposte. Il PCN ha già registrato un aumento nel numero di organizzazioni che richiedono consulenza per i loro progetti. «Vi è stato un notevole progresso rispetto al 6PQ», ha affermato. «Chi ha avuto successo con il 6PQ continua a rivolgersi a noi, ma veniamo contattati anche da persone singole, imprese e centri di ricerca nuovi. Questo significa che, nonostante gli sforzi compiuti, esistono altre potenzialità da sfruttare». Sebbene il successo di tali progetti non sia al momento prevedibile, soprattutto dato l'atteso aumento del numero globale di proposte, Waha è ottimista e ritiene che, via via che saranno distribuiti i fondi del 7PQ, la partecipazione della Vallonia aumenterà.

Paesi

Belgio