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Contenuto archiviato il 2023-03-09

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Ricercatori spingono per la continuazione del progetto innovativo "paziente virtuale"

Nel corso di un'audizione al parlamento europeo (PE), martedì 20 settembre, è stato presentato ai responsabili politici e ai ricercatori un progetto pilota dell'UE che potrebbe rivoluzionare le cure mediche. Basandosi sul principio che i trattamenti medici potrebbero essere ...

Nel corso di un'audizione al parlamento europeo (PE), martedì 20 settembre, è stato presentato ai responsabili politici e ai ricercatori un progetto pilota dell'UE che potrebbe rivoluzionare le cure mediche. Basandosi sul principio che i trattamenti medici potrebbero essere rafforzati se fossero basati sui bisogni individuali, il progetto ITFoM ("IT [information technology] future of medicine") mira a sviluppare una vasta rete di programmi per computer che potrebbe fornire previsioni sulle malattia e le terapie, e sui vari effetti collaterali nei singoli organismi. Il progetto potrebbe portare alla creazione di "pazienti virtuali" personalizzati. Con una popolazione che invecchia - innalzando la spesa sanitaria - e con il cancro e il diabete in aumento, la necessità di sistemi che potrebbero dare ai pazienti un trattamento più personalizzato non è mai stata così grande. Ciò che funziona per una persona, non sempre è valido anche per un'altra, e molti trattamenti rendono effettivamente i pazienti più malati, aumentando ulteriormente l'onere per i sistemi sanitari. Un approccio basato su modelli permetterebbe ai medici di simulare trattamenti su versioni virtuali di pazienti specifici, prima di provarli sui pazienti reali. Il coordinatore ITFoM, Hans Lehrach dell'Istituto Max Plank di genetica molecolare in Germania, ha detto: "Durante la progettazione di un'auto si compiono numerosi crash test virtuali e in fisica facciamo collassare le galassie sullo schermo del computer, quindi non c'è motivo per cui non debba essere possibile utilizzare lo stesso approccio in medicina. Un paziente virtuale può essere invecchiato di 10 anni per verificare il funzionamento di una strategia di medicina preventiva". Tuttavia, il futuro del progetto rimane incerto. Come parte del programma di azioni preparatorie dell'iniziativa faro FET (Future and Emerging Technologies), nell'ambito del tema "Tecnologie dell'informazione e della comunicazione [ICT]" del Settimo programma quadro (7° PQ), ITFoM è uno dei sei progetti pilota in corsa per ottenere un prolungamento dei finanziamenti oltre il 2013, quando il 7° PQ volge al termine. Solo a due dei sei progetti verrà assegnato un finanziamento dalla Commissione europea, nell'ambito del programma Horizon 2020, e dagli Stati membri. Ai sei progetti pilota sono stati assegnati 1,5 milioni di euro per la durata di un anno del periodo di prova. Tutti e sei i progetti riguardano innovazioni recenti nel settore delle TIC. L'audizione ITFoM del PE è stata un'occasione per i partner del progetto e i politici della Commissione europea per riunirsi e discutere del progetto e adoperarsi per la prosecuzione del finanziamento. Organizzata da uno dei partner del progetto, ISC Intelligence, e presieduta dall'ex membro del Parlamento europeo (MEP) Avril Doyle, che ha sottolineato l'importanza di tornare a una "politica basata su prove", l'udienza è iniziata con uno schema della politica europea dell'innovazione illustrato da Peteris Zilgalvis, capo unità delle TIC per la salute presso la direzione generale della Società dell'informazione e dei media (DG INFSO). Zilgalvis ha parlato di come i progetti pilota FET si inseriscono nell'approccio multidisciplinare della strategia UE 2020, sottolineando l'importanza della fusione degli obiettivi dell'Agenda digitale con altre aree politiche. Questo aspetto trasversale della politica è stato sottolineato anche dal professor Hans Westerhoff di un altro partner del progetto, l'Università di Manchester nel Regno Unito, che ha detto che il ITFoM rappresenta "una rivoluzione della medicina attraverso le TIC e viceversa". Ha anche continuato dicendo come, nonostante l'enorme quantità di denaro speso per la ricerca del cancro in tutto il mondo, il tasso di morte non è significativamente diminuito. "Benché la moderna scienza biomedica sia in grado di generare una quantità di dati senza precedenti - ogni ora vengono pubblicati circa 30 lavori sulla ricerca sul cancro - questo sovraccarico di informazioni produce pochissimi nuovi farmaci e non porta ad una migliore comprensione complessiva della terapia." Il professor Hans Westerhoff ritiene che ciò sia dovuto agli obiettivi troppo ristretti della ricerca medica. Siccome molte malattie coinvolgono reti e sistemi complessi e non solo singoli geni, l'approccio ITFoM si sposterebbe dai singoli "dadi e bulloni" di una malattia per adottare un approccio di rete. "In un certo senso, sa più un meccanico su un'automobile, che un medico quando guarda un paziente", ha commentato il deputato Sean Kelly del Partito popolare europeo (PPE), che ha ospitato l'evento. "Questo deve cambiare." I relatori della manifestazione hanno anche sottolineato l'importanza di non sviluppare il ITFoM secondo i parametri del mercato, ma nei limiti di un quadro di ricerca finanziato. "Si tratta dell'integrazione di informazioni e non di concorrenza", ha detto il professor Hans Westerhoff. Ha avvertito che se l'idea fosse ripresa dal mercato, potrebbe essere dannosa per il potenziale di questo progetto di influenzare davvero il cambiamento all'interno della pratica medica. Un altro vantaggio dell'utilizzo di applicazioni di pazienti virtuali sta nel fatto che gli scienziati potrebbero effettuare test farmacologici su modelli matematici di esseri umani, piuttosto che sugli animali. Questo sarebbe un enorme passo avanti in termini di accuratezza dei risultati, nonché un allontanamento da una pratica controversa dei test farmacologici. I partner del progetto ITFoM appartengono a istituti di ricerca in Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito. Ulteriori ricercatori coinvolti, in veste di istituzioni partner associate, provengono da Canada, Estonia, Israele e Stati Uniti.Per maggiori informazioni, visitare: ITFoM: http://www.itfom.eu/

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Austria, Belgio, Canada, Svizzera, Germania, Estonia, Spagna, Francia, Israele, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Svezia, Regno Unito, Stati Uniti

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