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Contenuto archiviato il 2023-03-20

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Come mai le popolazioni ittiche sono a corto di ossigeno?

Gli scienziati sperano di capire meglio le cause della riduzione dell'ossigeno tra le popolazioni di pesci grazie a un progetto finanziato dall'UE chiamato HYPOX. La speranza è che mediante un monitoraggio continuo degli ecosistemi costieri che circondano Mar Nero, Mar Balti...

Gli scienziati sperano di capire meglio le cause della riduzione dell'ossigeno tra le popolazioni di pesci grazie a un progetto finanziato dall'UE chiamato HYPOX. La speranza è che mediante un monitoraggio continuo degli ecosistemi costieri che circondano Mar Nero, Mar Baltico e Mare Artico, compresi fiordi, lagune e laghi, si potrà gestire meglio l'industria della pesca. Secondo Traian Gomoiu, a capo della squadra del progetto che lavora per l'Istituto nazionale per la ricerca e lo sviluppo per la geologia e la geoecologia marina (GeoEcoMar) della Romania, una continua ipossia può portare alla perdita di biodiversità, al peggioramento dell'ecosistema e al crollo della pesca. Un esempio dell'impatto dell'ipossia, che ha fatto notizia nel 2010, fu la perdita di quasi due tonnellate di pesci trovati morti sulle coste rumene del Mar Nero. Il professor Secrieru, uno scienziato anziano presso GeoEcoMar a Costanza, ha detto: "Noi volevamo effettuare un'analisi approfondita del modo in cui l'ecosistema viene disturbato dalla carenza di ossigeno e volevamo identificare i mezzi per il recupero post ipossia". Mediante la loro ricerca gli scienziati hanno scoperto che l'ossigeno si esaurisce lungo la costa rumena del Mar Nero vicino agli insediamenti umani e agli impianti industriali, e lungo le rotte di navigazione. L'inquinamento chimico combinato a un grande afflusso di acqua dolce portato da esondazioni del Danubio ostacola la penetrazione dell'ossigeno negli strati più profondi del mare. L'acqua dolce, che trasporta fertilizzanti agricoli, può anche portare allo sviluppo sulla superficie di alghe che consumano ossigeno. Il professor Secrieru afferma che le pressioni ecologiche sono diminuite nel Mar Nero negli ultimi 20 anni e ritiene che questo sia dovuto a tre fattori: metodi agricoli meno aggressivi, la chiusura di una fabbrica di fertilizzanti sul litorale e il calo dell'attività industriale dovuto al rallentamento economico. Egli tuttavia dice che "La salute degli ecosistemi è ancora precaria ed è difficile prevedere gli sviluppi futuri senza un programma di monitoraggio. L'ideale sarebbe effettuare con regolarità questo monitoraggio, in particolare quando la temperatura aumenta o diminuisce, allo scopo di fare previsioni per la ricerca fondamentale o per stime economiche". Il professor Nicolae Papadopol, direttore scientifico del museo di scienze naturali a Costanza, ritiene che ci siano strumenti per controllare l'ipossia: "Le persone responsabili della protezione ambientale devono adottare misure urgenti per ridurre le emissioni, e devono realizzare o migliorare gli impianti per il trattamento delle acque". La professoressa Verena Tunnicliffe, in base alla sua esperienza di monitoraggio del fondo marino presso l'Università di Victoria, Columbia Britannica, in Canada, conclude che "Il monitoraggio ci sta svelando molto sul comportamento dell'oceano... Noi stiamo scoprendo che gli animali rispondono velocemente e che le migrazioni sono influenzate dai livelli di ossigeno. Perciò, la pesca commerciale di animali come gamberetti e granchi può essere gestita meglio".Per maggiori informazioni, visitare: Hypox: http://www.hypox.net/ GeoEcoMar: http://www.geoecomar.ro/website/en/index.html

Paesi

Romania

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