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Contenuto archiviato il 2023-03-23

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Robot come piattaforme?

Uno strano concetto per chi è cresciuto con l'idea che i robot siano goffe macchine di metallo o giocattoli progettati per rendere la vita più facile o più divertente, ma un nuovo progetto di ricerca finanziato dall'UE introduce l'idea di robot come piattaforme per fornire app...

Uno strano concetto per chi è cresciuto con l'idea che i robot siano goffe macchine di metallo o giocattoli progettati per rendere la vita più facile o più divertente, ma un nuovo progetto di ricerca finanziato dall'UE introduce l'idea di robot come piattaforme per fornire applicazioni robotiche intelligenti e facili da usare. La società sta cambiando drasticamente dal punto di vista demografico perché il numero di anziani e di persone che hanno bisogno di aiuto nella vita quotidiana è in costante aumento. Benché la rivoluzione digitale venga presentata come una soluzione conveniente per aiutare il settore sanitario a gestire questo carico di lavoro sempre più pesante, l'analfabetismo digitale comporta che molti cittadini anziani siano di fatto esclusi da un'ampia gamma di servizi e vantaggi elettronici. "I robot socialmente interattivi possono aiutare le famiglie e gli assistenti aiutando fisicamente le persone e facendo compagnia", afferma il team di ricercatori del progetto RAPP ("Robotic applications for delivering smart user empowering applications"), finanziato dall'UE. "I robot possono anche assumere il ruolo di tutori amichevoli per le persone che desiderano usare l'elettronica ma non sanno da dove cominciare", continuano. Il progetto triennale RAPP lavorerà alle capacità di calcolo e di archiviazione dei robot e permetterà le funzioni di apprendimento automatico, raccolta ed elaborazione di dati distribuiti e condivisione di conoscenze tra i robot per fornire applicazioni adatte alle esigenze individuali. RAPP userà una piattaforma software open source per aiutare gli sviluppatori a creare applicazioni migliori per diversi tipi di robot che si rivolgono a persone con esigenze, capacità e aspettative diverse e che allo stesso tempo rispettano la loro privacy e autonomia. L'accento sarà sul fare in modo che i robot capiscano e rispondano alle intenzioni e alle esigenze delle persone a rischio di esclusione, specialmente gli anziani. Il progetto RAPP, con un bilancio di quasi 2,5 milioni di euro e iniziato a dicembre 2013, fornirà così la piattaforma (infrastruttura) per gli sviluppatori di applicazioni robotiche (RApp). I sette partner di cinque paesi - Grecia, Francia, Regno Unito, Spagna e Polonia - hanno inoltre in programma di creare archivio dal quale i robot possano scaricare RApp e caricare utili informazioni di monitoraggio a seconda delle esigenze. Il team, che comprende pionieri del campo della robotica assistiva, dell'apprendimento automatico e analisi dei dati, pianificazione del moto e riconoscimento delle immagini, sviluppo e integrazione di software ed esperti di inclusione sociale, svilupperanno modi di migliorare il trasferimento e il riutilizzo di conoscenze tra esseri umani e robot e tra altri sistemi artificiali. L'obiettivo è validare questo approccio sviluppando i relativi casi pilota per dimostrare l'uso di robot per il monitoraggio della salute e del movimento e per assistere persone analfabete dal punto di vista tecnologico o persone con una lieve perdita di memoria. Infine il progetto RAPP sta lavorando per consentire e promuovere l'adozione di piccoli robot domestici e robot di servizio come aiutanti e compagni. Secondo una dichiarazione, il consorzio si è assunto l'impegno di identificare "il modo migliore di addestrare e adattare i robot a servire e assistere le persone con esigenze speciali".Per maggiori informazioni, visitare: Scheda informativa del progetto RAPP

Paesi

Grecia