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Contenuto archiviato il 2023-03-23

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Tendenze scientifiche: Un big bang fa spazio al più grande occhio al mondo puntato verso il cielo

Avete per caso sentito una forte esplosione verso le sette di sera di giovedì 19 giugno? Ebbene, si trattava della cima di una montagna in Cile che veniva spazzata via per fare spazio al più grande telescopio al mondo, chiamato giustamente E-ELT (European Extremely Large Teles...

Avete per caso sentito una forte esplosione verso le sette di sera di giovedì 19 giugno? Ebbene, si trattava della cima di una montagna in Cile che veniva spazzata via per fare spazio al più grande telescopio al mondo, chiamato giustamente E-ELT (European Extremely Large Telescope). La vittima della decapitazione è stato il monte Cerro Armazones di 3 000 metri nel deserto di Atacama. Il responsabile è stato l'Osservatorio europeo meridionale (ESO). La detonazione intendeva spazzare via quasi un milione di tonnellate di roccia per abbassare così la cima del monte di 40 metri. Il risultante altopiano sarà il nuovo piedistallo per lo E-ELT. Lo European Extremely Large Telescope sarà un singolo telescopio con uno specchio principale con un diametro di 39 metri, quattro volte più grande di qualsiasi altro telescopio mai costruito. Il giornale The Guardian ha spiegato meglio la portata del telescopio: "Esso raccoglierà la luce circa 15 volte più velocemente di qualsiasi altro telescopio, e creerà immagini 16 volte più nitide persino del telescopio spaziale Hubble". Esso ci permetterà di effettuare osservazioni dirette di pianeti vicini attorno ad altre stelle. Come ci dice Euronews: "Il team scientifico di E-ELT ritiene che avranno buone possibilità di essere i primi a osservare direttamente piccoli puntini blu come la Terra, se esistono". La detonazione a giugno è stata solo un piccolo passo in un progetto molto ambizioso su un terreno difficile per finire il quale ci vorrà almeno un decennio. Le opere civili sul Cerro Armazones per fare spazio al telescopio sono iniziate a marzo 2014 e si prevede che durino 16 mesi. Esse comprendono la costruzione e manutenzione di una strada asfaltata, la costruzione della piattaforma sulla cima e la costruzione di un canale di servizio fino alla cima. Il direttore del progetto dell'ESO Roberto Tamai ha detto a Euronews che la costruzione del telescopio nel deserto di Atacama, una delle aree più secche e remote sulla Terra, è un "incubo totale". Ma l'ESO sa bene in cosa si sta cacciando, ha infatti già costruito altri telescopi con nomi espliciti in modo divertente in questo arido deserto cileno. La struttura dell'ESO sul Paranal, pure nell'Atacama, ospita il Very Large Telescope (VLT). Se il VLT è un grande progetto, allora quello dell'E-ELT è un mega progetto. La sua prima luce è pianificata per il 2024 quando, secondo l'ESO, esso si assumerà il gigantesco compito di affrontare le più grandi sfide astronomiche del nostro tempo: "Si auspica che il gigantesco telescopio consenta l'esplorazione di mondi completamente sconosciuti dell'Universo, esso sarà: "il più grande occhio al mondo puntato verso il cielo".Per maggiori informazioni, visitare: http://www.eso.org/public/teles-instr/e-elt/