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Contenuto archiviato il 2022-12-02

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Misure per un uso più efficiente delle ferrovie

Nel tentativo di arrestare il declino dell'infrastruttura ferroviaria europea, che detiene attualmente solo il 16% del mercato relativo al trasporto merci, la Commissione europea ha proposto di emendare tre elementi legislativi esistenti, al fine di garantire che tutte le impr...

Nel tentativo di arrestare il declino dell'infrastruttura ferroviaria europea, che detiene attualmente solo il 16% del mercato relativo al trasporto merci, la Commissione europea ha proposto di emendare tre elementi legislativi esistenti, al fine di garantire che tutte le imprese ferroviarie siano trattate in modo corretto e non discriminatorio e per offrire un uso più efficiente e competitivo dell'infrastruttura. Le misure proposte stabiliscono nuove disposizioni per la ripartizione delle capacità di infrastruttura, per la fissazione degli oneri dovuti all'uso dell'infrastruttura, per la separazione della contabilità e per il rilascio di licenze alle imprese ferroviarie. La prima proposta sostituirà le disposizioni della direttiva 95/19/CE in materia di ripartizione delle capacità di infrastruttura ferroviaria e di riscossione dei diritti per l'utilizzazione dell'infrastruttura. La direttiva consente ai vari operatori di chiedere capacità, che sarà assegnata da un'autorità indipendente, ed istituisce un diritto di ricorso. Essa si prefigge anche di garantire che sia conferita importanza allo sviluppo di tracciati internazionali che dovrebbero migliorare la qualità dei servizi internazionali, in particolare quelli merci. Le proposte relative alla fissazione degli oneri sarà basata sul costo effettivo legato alla circolazione di un treno, garantendo però una flessibilità nei sistemi di tariffazione. La seconda proposta emenderà la direttiva 91/440/CEE, che separa la contabilità nella gestione delle infrastrutture e nelle operazioni di trasporto. Nel caso delle ferrovie integrate, sono stati elaborati nella maggior parte dei casi conti profitti e perdite per la gestione dell'infrastruttura, ma non bilanci. La direttiva di modifica propone quindi di chiarire la situazione giuridica e imporrà la separazione sia dei conti profitti e perdite che dei bilanci. Essa separerà anche la contabilità del trasporto passeggeri da quella del trasporto merci e garantirà che non siano possibili trasferimenti di fondi da un'attività all'altra. La terza proposta emenderà la direttiva 95/18/CE che si applica unicamente alle imprese che prestano i servizi contemplati dai diritti di accesso, al fine di ampliare le norme in materia di rilascio delle licenze alle imprese ferroviarie.