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Contenuto archiviato il 2023-04-12

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Tendenze scientifiche: Come gli uccelli hanno acquisito il becco e… perso i denti

Una nuova ricerca fa luce sul modo in cui gli uccelli si sono evoluti fino ad avere il becco.

Ricerca di base icon Ricerca di base

Un team di scienziati ha trovato il primissimo becco noto proveniente dai fossili di un uccello marino vissuto circa 85 milioni di anni fa. Questa specie di uccello molto primitivo chiamata Ichthyornis dispar aveva dimensioni simili a quelle di un gabbiano, possedeva i denti affilati di un dinosauro, si nutriva probabilmente di pesci e molluschi e viveva vicino a un mare interno che un tempo copriva parti dell’America del Nord. È risaputo che gli uccelli si siano evoluti a partire dai dinosauri. Le primissime creature in assoluto simili a uccelli, come ad esempio l’Archaeopteryx, vissute 150 milioni di anni fa, erano molto differenti dagli uccelli di oggi. Sebbene fossero dotate di ali, i loro teschi assomigliavano moltissimo a quelli dei dinosauri. Gli uccelli muniti di denti, assieme ai dinosauri, vennero spazzati via quando un asteroide si schiantò sulla Terra 66 milioni di anni fa. Percorso evolutivo da dinosauro a uccello I fossili dell’uccello marino vennero scoperti nel 1870, ma le teste di quei primi esemplari erano incomplete e gravemente schiacciate. Solo ora sono stati trovati nuovi teschi. Per quanto possa sembrare strano, a quell’epoca la scoperta venne accolta da niente meno che Charles Darwin come valido sostegno alla sua teoria dell’evoluzione. Pubblicate nella rivista «Nature», le conclusioni forniscono un anello fondamentale nell’evoluzione che va dai dinosauri agli uccelli di oggi. Esse mostrano che l’antica creatura munita di denti era differente dagli uccelli di oggi perché possedeva mascelle piene di denti affilati e curvi e un cranio con spazio per grandi muscoli masticatori. Mediante tecniche avanzate di tomografia computerizzata, una squadra di scienziati provenienti dalle università di Bath e Yale nel Regno Unito ha generato una chiara immagine 3D della testa dell’uccello. Essi hanno utilizzato un cranio completo dissotterrato nel 2014 e due nuovi campioni cranici che erano rimasti per anni nascosti nelle collezioni museali. Trampolino di lancio verso i becchi moderni La ricostruzione 3D ha mostrato quale fosse l’aspetto del becco quando fece la sua comparsa: si trattava di una struttura a tenaglia coperta di cheratina alla fine della mascella. La parte rimanente della mascella era piena di denti e il becco serviva come una sorta di sostituto delle mani, mentre queste ultime si trasformavano in ali. Esso aiutava l’uccello ad agguantare le prede dall’acqua, farle arrivare alla bocca e masticarle con le sue potenti mascelle. La ricerca mostra che questo nuovo esemplare aveva delle proporzioni del cervello simili a quelle degli uccelli di oggi; tuttavia, altre parti del cranio assomigliano di più a quelle dei dinosauri predatori. «Per tutto questo tempo proprio sotto il nostro naso c’era un incredibile uccello transizionale», ha affermato il paleontologo di Yale e co-autore dottor Bhart-Anjan Bhullar al giornale britannico «Independent». «Possiede un cervello dall’aspetto moderno in aggiunta a una configurazione dei muscoli mascellari particolarmente simile a quella dei dinosauri». Parlando al quotidiano britannico «The Guardian», il dottor Daniel Field, paleontologo dell’Università di Bath e primo autore dello studio, ha dichiarato: «Questa scoperta è un ottimo esempio della necessità di reperti fossili per risolvere i misteri dell’evoluzione». Questo uccello primitivo ha posto l'evoluzione sotto i riflettori del mondo scientifico, proprio come fece con Darwin e i suoi contemporanei nel lontano XIX secolo.

Paesi

Stati Uniti