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Contenuto archiviato il 2022-12-02

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Il Consiglio adotterà un quadro comune sulle firme elettroniche

Il Consiglio dell'Unione europea ha accettato una proposta di direttiva su un quadro comune relativo alle firme elettroniche. La posizione comune sarà adottata formalmente senza dibattito, nel corso della prossima riunione del Consiglio. Sarà in seguito trasmessa al Parlamento...

Il Consiglio dell'Unione europea ha accettato una proposta di direttiva su un quadro comune relativo alle firme elettroniche. La posizione comune sarà adottata formalmente senza dibattito, nel corso della prossima riunione del Consiglio. Sarà in seguito trasmessa al Parlamento europeo per la seconda lettura, in conformità alla procedura di codecisione. Il commercio elettronico detiene il potenziale per divenire uno stimolo chiave per il mondo dell'economia nel corso del prossimo secolo; se tale potenziale deve realizzarsi in Europa, sono in ogni modo essenziali transazioni sicure. La direttiva riguardante le firme elettroniche, mira a rimuovere uno dei principali ostacoli tuttora rimasti che rendono difficile l'internazionalizzazione del commercio elettronico. Le firme elettroniche saranno inoltre impiegate nel settore pubblico all'interno delle amministrazioni nazionali e comunitarie, nelle comunicazioni tra tali amministrazioni e con i cittadini e gli operatori economici; per esempio nel caso di appalti pubblici, tributi, previdenza sociale oppure nei sistemi sanitario e giudiziario. Esistono vari metodi per firmare elettronicamente i documenti. Il tipo di firma elettronica più riconosciuta è tuttavia quella denominata "sistema a chiave pubblica". In tale sistema il ricevente può scoprire se i dati firmati sono stati alterati e controllare l'origine dei dati stessi mediante l'autenticazione delle fonti relative. La direttiva mira a facilitare l'utilizzo delle firme elettroniche, nonché a contribuire al loro riconoscimento legale. Stabilirebbe un quadro giuridico per le firme elettroniche e alcuni servizi di certificazione, al fine di assicurare il corretto funzionamento del mercato interno in tale settore caratterizzato da una rapida espansione. Sebbene le firme digitali che si basano sul "sistema a chiave pubblica" siano attualmente il tipo di firma elettronica maggiormente riconosciuto, la posizione comune segue un approccio neutro per quanto concerne le diverse tecnologie e i diversi servizi in grado di autenticare elettronicamente i dati. Tale approccio prende in considerazione il rapido sviluppo tecnologico e il carattere globale di Internet. Al fine di non rallentare l'innovazione e lo sviluppo dei servizi di certificazione in ambito comunitario, la posizione comune stabilisce che i loro fornitori debbano in linea generale essere liberi di offrire tali servizi senza che una previa autorizzazione si renda necessaria.