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Contenuto archiviato il 2023-01-01

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La depurazione delle acque reflue

Le autorità competenti per la gestione delle acque si trovano di fronte a scelte sempre più limitate per l'eliminazione dei fanghi delle acque reflue. Il primo impianto di compostaggio su scala industriale entrerà in servizio il prossimo ottobre in Lussemburgo per dimostrare c...

Le autorità competenti per la gestione delle acque si trovano di fronte a scelte sempre più limitate per l'eliminazione dei fanghi delle acque reflue. Il primo impianto di compostaggio su scala industriale entrerà in servizio il prossimo ottobre in Lussemburgo per dimostrare che l'eliminazione adeguata delle acque reflue può essere valida anche sotto il profilo economico. Antecedenti I metodi tradizionali per l'eliminazione dei fanghi residui generati dagli impianti di depurazione delle acque reflue urbane non sono sostenibili sotto il profilo ambientale. Il riversamento in mare è già stato vietato, mentre quello in discarica sarà vietato in tutti gli Stati membri al più tardi entro il 2010, e in alcuni paesi molto prima. Le autorità dovranno far fronte ad un aumento della spesa. Il riciclaggio di questi fanghi, oltre a fornire un modo di eliminare rifiuti problematici, consentirà di convertirli in una nuova materia prima dotata di valore commerciale. Il concime di fanghi di acque reflue può servire infatti da base per fertilizzanti ed emendamenti utilizzabili nei terreni agricoli, in applicazioni di paesaggistica e nei programmi di recupero. Descrizione, impatto e risultati Il compostaggio avviene in sili ricoperti da membrane, che vengono percorsi da macchine miscelatrici appositamente studiate. I fanghi vengono mescolati accuratamente con fogliame, cortecce d'albero e sabbia. Vi è poi una fase di decomposizione con ventilazione forzata ad alta temperatura, seguita da un periodo di maturazione. In 12-16 settimane il sistema produce un concime igienico e inodore. La costruzione di questo impianto in scala reale, a Diekirch in Lussemburgo, si concluderà all'inizio di luglio. In ottobre, quando entrerà in servizio, l'impianto tratterà tra le 12 000 e le 15 000 tonnellate di fanghi all'anno. Il Siden (Syndicat Intercommunal de Depollution des Eaux Residuaires du Nord), che ha affidato la gestione dell'impianto alla Soil Concept, prevede che lo stesso presenterà un saldo attivo di bilancio dopo i primi quattro anni. La Soil Concept gestisce anche un progetto parallelo nato come misura d'accompagnamento, che diffonderà i risultati dell'attività di sviluppo in tutta Europa: alle autorità competenti in materia di gestione delle acque, ai potenziali distributori e agli utilizzatori finali dei prodotti a base di concime. Partenariati di lavoro Nel corso di un progetto triennale di innovazione, una piccola azienda con sede in Lussemburgo, la Soil Concept Sàrl, ha già presentato una versione dimostrativa del nuovo sistema di compostaggio in due impianti pilota su scala ridotta. Operando a stretto contatto con due autorità competenti per la gestione delle acque nella regione di Saar-Lux e con partners accademici e commerciali di Francia, Belgio e Germania, l'azienda ha messo a punto anche una gamma di miscele pronte all'uso, formulate per varie applicazioni, per le quali sta creando mercati e reti di distribuzione.