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Contenuto archiviato il 2023-03-02

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Scienziati individuano il gene con «codice a barre» nelle piante

Un'équipe internazionale di scienziati ha scoperto un gene contenente un «codice a barre» che può essere utilizzato per distinguere la maggior parte delle specie vegetali terrestri. Il gene potrebbe aiutare i ricercatori a catalogare le piante nelle regioni ricche di specie, e...

Un'équipe internazionale di scienziati ha scoperto un gene contenente un «codice a barre» che può essere utilizzato per distinguere la maggior parte delle specie vegetali terrestri. Il gene potrebbe aiutare i ricercatori a catalogare le piante nelle regioni ricche di specie, e a monitorare il commercio di specie vegetali in via d'estinzione. Il lavoro, finanziato in parte dall'UE, è stato pubblicato on line dalla rivista «Proceedings of the National Academies of Science» (PNAS). La codificazione a barre del DNA è una tecnica che utilizza le differenze in un tratto specifico del genoma per identificare le diverse specie. Pur essendo una tecnica già consolidata nel caso degli animali, attualmente non esiste un codice a barre generalmente accettato per le piante. La sfida per i ricercatori consiste nell'individuare un tratto di genoma che vari marcatamente tra specie e specie, ma che evidenzi differenze minime in seno alla singola specie. Con questo recente studio, alcuni scienziati di Regno Unito, Sudafrica e Costa Rica hanno testato otto potenziali codici a barre su oltre 1.600 specie vegetali provenienti da due zone emblematiche in termini di biodiversità: l'area mesoamericana e l'Africa meridionale. Il Costa Rica vanta una delle flore più ricche di orchidee del mondo. Poiché alcune specie di orchidee sono spesso difficili da distinguere a occhio nudo, rappresentano delle candidate ideali per testare i codici a barre del DNA. Inoltre, le orchidee sono in pericolo a causa della deforestazione e del commercio illegale, per cui potrebbero beneficiare delle applicazioni di tale tecnica per scopi di conservazione. Il parco nazionale sudafricano Kruger è noto soprattutto per i grandi animali selvatici. Tuttavia, ospita anche circa 600 specie di alberi e arbusti, e la regione circostante presenta la più alta diversità arborea di tutte le regioni temperate del pianeta. Le analisi hanno rivelato che una sezione del gene «matK» soddisfa tutti i requisiti di un potenziale codice a barre del DNA. La sequenza differisce da specie a specie, ma è quasi identica nelle piante della stessa specie. Il codice a barre è così accurato che gli scienziati sono persino riusciti a utilizzarlo per fare luce su un mistero di lunga data. Molti esperti di orchidee sospettavano che quella che ufficialmente era un'unica specie di orchidea del Costa Rica fossero in realtà due specie distinte. Gli studi sul gene matK hanno rivelato la fondatezza dei sospetti degli esperti; le orchidee erano effettivamente di due specie diverse. In ultima analisi i ricercatori sperano di compilare una banca dati genetica delle sequenze del gene matK di quante più specie possibile, in modo da poter confrontare i campioni con la banca dati e identificarli correttamente. «In futuro ci piacerebbe veder tradotta quest'idea della lettura dei codici a barre genetici delle piante in un dispositivo portatile da utilizzare in ogni ambiente, che possa analizzare con rapidità e semplicità il DNA matK di qualsiasi campione vegetale e raffrontarlo a una banca dati ricca di informazioni, consentendone un'identificazione quasi istantanea», ha commentato il dottor Vincent Savolainen dell'Imperial College London e dei Royal Botanic Gardens di Kew (Regno Unito). Anche se ci vorranno parecchi anni prima di avere a disposizione un dispositivo del genere, le applicazioni potrebbero essere numerosissime. «Sono tante le circostanze in cui la tradizionale identificazione tassonomica delle specie vegetali non è praticabile - ad esempio, nei porti e aeroporti al momento di controllare l'eventuale trasporto illegale delle specie, o in luoghi come il Costa Rica, dove la semplice ricchezza di un gruppo di piante, quali le orchidee, rende difficile una catalogazione accurata», ha spiegato il dottor Savolainen. Tutte le orchidee sono elencate nell'appendice 2 di CITES (convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna minacciate di estinzione), il che significa che per il loro commercio occorre un permesso speciale. Tuttavia, le specie più a rischio, quali l'orchidea pianella della Madonna dell'America centrale, sono elencate nell'appendice 1, che ne vieta il commercio. I ricercatori sono riusciti a dimostrare che il codice a barre è diverso per i due gruppi. Gli scienziati osservano tuttavia che il pieno potenziale della codifica a barre del DNA verrà sfruttato solamente se la stessa verrà messa a disposizione di tutti i paesi. «Se si vuole che il codice a barre del DNA consegua gli obiettivi descritti, deve essere messo urgentemente a disposizione di tutti i paesi ricchi di biodiversità ma poveri di risorse, con un'efficiente creazione di capacità e avveduti programmi di finanziamento», raccomandano i ricercatori. Il sostegno comunitario al lavoro di ricerca è stato fornito dal progetto HOTSPOTS («Understanding and conserving the Earth's biodiversity hotspots», Comprendere e conservare i punti caldi di biodiversità della Terra), finanziato a titolo dell'area di attività «Azioni Marie Curie - risorse umane e mobilità» del Sesto programma quadro (6°PQ).

Paesi

Costa Rica, Regno Unito, Sud Africa

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