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Contenuto archiviato il 2022-11-28

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Vertice di Kyoto: accordo globale per il taglio delle emissioni di gas ad effetto serra

Rappresentanti di 160 paesi hanno raggiunto l'accordo su nuovi limiti giuridicamente vincolanti per le emissioni di gas ad effetto serra nei paesi industrializzati del mondo. L'accordo è stato raggiunto alle prime ore dell'11 dicembre 1997, dopo dieci giorni di faticosi negozi...

Rappresentanti di 160 paesi hanno raggiunto l'accordo su nuovi limiti giuridicamente vincolanti per le emissioni di gas ad effetto serra nei paesi industrializzati del mondo. L'accordo è stato raggiunto alle prime ore dell'11 dicembre 1997, dopo dieci giorni di faticosi negoziati, alla Conferenza sul cambiamento globale tenutasi a Kyoto (Giappone). Nel quadro dell'intesa sono stati fissati, per tutti i paesi sviluppati, impegni verso la riduzione delle emissioni di sei gas ad effetto serra: biossido di carbonio (CO2), metano (CH4), ossido di diazoto (N2O), idrofluorocarburi (HFC), perfluorocarburi (PFC) ed esafluoruro di zolfo (SF6). Entro il 2010, si ritiene che la riduzione complessiva delle emissioni in tutti i paesi sviluppati comporterà una diminuzione del 5,2% rispetto ai livelli 1990. Gli impegni individuali alla riduzione sono stati definiti come indicato qui di seguito: - Unione europea (nell'insieme), Svizzera e maggior parte dei paesi dell'Europa centrale e orientale: 8%; - Stati Uniti: 7%; - Giappone e Canada: 6%; - Nuova Zelanda, Russia, Ucraina: stabilizzazione; - Norvegia: 1% di aumento; - Australia: 8% di aumento; - Islanda: 10% di aumento. Nell'accordo è stata inserita una certa quantità di flessibilità che consentirà ai paesi sviluppati di soddisfare parte dei propri impegni, tra di loro, mediante un "commercio di emissioni". Inoltre, un "meccanismo di sviluppo pulito" farà sì che il finanziamento di progetti congiunti per la riduzione delle emissioni in altri paesi industrializzati o in paesi in via di sviluppo vada ad incrementare gli impegni dei paesi sviluppati. A questo punto, ha affermato l'UE, non sono stati fissati obiettivi di riduzione delle emissioni per i paesi in via di sviluppo. La Sig.ra Ritt Bjerregaard, Commissario responsabile dell'ambiente, ha manifestato la propria soddisfazione per i risultati raggiunti dopo dieci giorni di difficili negoziati. Le posizioni iniziali di UE, Stati Uniti e Giappone erano molto distanti ma "l'UE è riuscita a rialzare gli obiettivi molto bassi degli Stati Uniti e del Giappone". Il Commissario ha continuato affermando: "l'UE è lieta di avere aperto la strada a un processo che apporterà benefici veramente credibili per l'ambiente". L'accordo assume la forma di protocollo giuridicamente vincolante alla Convenzione sul cambiamento climatico concordata a Rio nel 1992. Esso entrerà in vigore una volta che sia stato ratificato da un minimo di sei paesi che rappresentino almeno il 55% delle emissioni totali 1990 di gas ad effetto serra da parte dei paesi sviluppati.