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Il Parlamento europeo vota sul Quinto programma quadro di RST

Il 18 dicembre 1997 il Parlamento europeo ha adottato la propria relazione in merito alla proposta della Commissione per il Quinto programma quadro di RST. L'intero Parlamento ha seguito in gran parte la relazione adottata due settimane prima dalla commissione per l'energia, l...

Il 18 dicembre 1997 il Parlamento europeo ha adottato la propria relazione in merito alla proposta della Commissione per il Quinto programma quadro di RST. L'intero Parlamento ha seguito in gran parte la relazione adottata due settimane prima dalla commissione per l'energia, la ricerca e la tecnologia, la quale ha introdotto una serie di emendamenti alla proposta della Commissione senza peraltro apportare alcun cambiamento sostanziale. La relazione del Parlamento dovrà ora essere esaminata dal Consiglio, nel cui ambito gli Stati membri avranno la possibilità di dare forma al programma. Nel corso del dibattito, Edith Cresson, Commissario per la ricerca, innovazione, istruzione, formazione e gioventù, ha accolto favorevolmente la relazione della commissione Ricerca. Gli emendamenti di quest'ultima, ha rilevato il Commissario, hanno seguito gli indirizzi della proposta della Commissione. Inoltre, la Commissione e il Parlamento erano molto vicini su quasi tutte le questioni di fondamentale importanza. La Commissione, ha continuato la Sig.ra Cresson, presenterà tra breve una proposta modificata contenente, nello spirito e nel contenuto, molti emendamenti essenziali. Quanto alla struttura del programma, il Parlamento ha confermato i compromessi raggiunti dalla commissione Ricerca. I parlamentari europei hanno trovato l'accordo su quattro programmi tematici, in luogo dei tre contenuti nella proposta, e al contempo si sono accordati su diverse nuove azioni chiave. Il principale cambiamento sul quale il Parlamento ha raggiunto l'accordo darà maggiore priorità alla ricerca nei settori dell'ambiente e dell'energia, raccogliendo elementi di tali settori all'interno di un nuovo programma intitolato "Energia - Ambiente - Sviluppo sostenibile". La Sig.ra Cresson ha affermato che la Commissione si era trovata d'accordo con la struttura proposta dal Parlamento, composta di quattro programmi tematici. Il programma supplementare "energia-ambiente" era chiaramente giustificato, considerata la stretta relazione delle problematiche nei due settori e la necessità di soluzioni integrate. La Commissione, tuttavia, preferirebbe non suddividere questo programma, come proposto dal Parlamento. Qui di seguito vengono elencati i quattro programmi tematici e le azioni chiave votate dal Parlamento: - (a): Tecnologie e scienze naturali: . Sanità, ambiente e alimentazione; . Lotta alle malattie trasmissibili e rare; . "Fabbrica della cellula"; . Basi chimiche e biologico-molecolari (aggiunta dal PE); . Sistemi sociali nel settore della sanità con particolare riferimento all'invecchiamento della società e alle persone disabili (aggiunta dal PE); - (b): Tecnologie dell'informazione e delle telecomunicazioni: . Sistemi e servizi per il cittadino; . Nuovi sistemi di lavoro e di commercio elettronico; . Contenuti multimediali; . Infrastrutture e tecnologie essenziali; . Cambiamenti sociali determinati dall'introduzione di nuove tecnologie dell'informazione e delle telecomunicazioni (utilizzazione responsabile dal punto di vista sociale) (aggiunta dal PE); - (c): Trasporti - Mobilità - Produzione: . Tecnologie e trasporti marittimi e terrestri (trasporti terrestri aggiunta dal PE); . Aeronautica e astronautica; . Mobilità e intermodalità; . Prodotti, processi di lavorazione, organizzazione; - (d): Energia - Ambiente - Sviluppo sostenibile: . (i): Energia per il futuro: . Combustibili fossili; . Energie rinnovabili; . (ii): Ambiente, patrimonio culturale e sviluppo sostenibile: . Montagne, zone rurali e costiere; . Aree urbane: "la città del domani"; . Clima e cambiamento globale (aggiunta dal PE); . Gestione idrica e tecnologie relative. Nell'ambito dei programmi tematici, i parlamentari europei hanno votato una serie di emendamenti e aggiunte ai settori di ricerca presi in esame dal Programma, all'interno sia di azioni chiave che della sezione relativa alle attività di ricerca generiche. Il Parlamento, inoltre, ha espresso un voto in merito alle attività di accompagnamento nella ricerca socioeconomica, ma anche nei settori del trasferimento tecnologico e della mobilità dei ricercatori, nonché in merito alle ricerche sugli aspetti etici e giuridici, per renderle parte integrante di ciascun programma tematico. Sono stati adottati molti emendamenti relativi ai tre programmi orizzontali (Cooperazione internazionale, Innovazione e PMI, Potenziale umano), sebbene tali emendamenti non modifichino in modo sostanziale i programmi stessi. I parlamentari europei hanno anche preso in esame i criteri, definiti dalla Commissione, da utilizzare per selezionare i temi e gli obiettivi della ricerca comunitaria, votando la formulazione di obiettivi e condizioni più specifiche per concedere il sostegno comunitario. Nell'ambito del programma quadro Euratom, votato il 17 dicembre, il Parlamento ha convenuto che la Comunità sostenga la ricerca sulla fusione quale azione chiave. I parlamentari europei, tuttavia, preferiscono mantenere la capacità europea nel settore senza l'attuale esplicito obiettivo di iniziare, nei prossimi anni, la costruzione del reattore sperimentale "Next Step". La dotazione globale di bilancio votata dal Parlamento per i cinque anni di durata del programma è pari a 16.700 milioni di ECU (in confronto ai 16.300 milioni di ECU proposti dalla Commissione). Rispetto alla proposta della Commissione, la dotazione di bilancio del Programma quadro comunitario sarà aumentata a 15.400 milioni di ECU mentre quella del Programma quadro Euratom sarà ridotta a 1.300 milioni di ECU. Oltre i tre quarti del totale saranno destinati alle attività di ricerca nell'ambito dei programmi tematici. I parlamentari hanno anche convenuto che l'80% dei finanziamenti relativi ai programmi tematici venga destinato alle azioni chiave. Il Parlamento ha adottato anche emendamenti volti a garantire il bilancio in caso di nuove adesioni all'Unione europea nel corso del periodo di attuazione del Quinto programma quadro e per tenere conto delle prospettive finanziarie generali per la seconda metà del Programma, non ancora adottate. Qui di seguito viene indicata (in milioni di ECU) la dotazione di bilancio sulla quale è stato raggiunto l'accordo: - Programma quadro CE: . Programmo tematici (prima attività) - 12.275; . Cooperazione internazionale (seconda attività) - 550; . Innovazione e PMI (terza attività) - 410; . Potenziale umano (quarta attività) - 1.350; . Azioni dirette (CCR) - 815; . MASSIMO IMPORTO GENERALE - 15.400; - Programma quadro Euratom: . MASSIMO IMPORTO GENERALE - 1.300; - Massima dotazione di bilancio generale - 16.700 milioni di ECU. Qui di seguito viene indicata (in milioni di ECU) l'analisi dettagliata nell'ambito della prima attività (programmi tematici): - Tecnologie e scienze naturali - 3.290; - Tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni - 3.800; - Trasporti - Mobilità - Produzione - 2.695; - Energia - Ambiente - Sviluppo sostenibile - 2.380 dei quali: . Energia per il futuro - 1.300; . Ambiente, patrimonio culturale e sviluppo sostenibile - 1.080; - Totale relativo alla prima attività: 12.165. La relazione del Parlamento, alla prima lettura, sarà ora trasmessa al Consiglio insieme con una proposta modificata della Commissione. Si auspica che il 12 febbraio 1998, nel corso del prossimo Consiglio Ricerca, il Consiglio sia in grado di trovare l'accordo su una posizione comune. A seguito del Consiglio Ricerca del novembre scorso i ministri hanno già raggiunto un accordo a carattere generale su settori chiave e, considerato il lavoro di preparazione particolareggiata svolto sin da allora dai funzionari, i ministri per la ricerca dell'UE dovrebbero essere in grado di definire un accordo. Una volta che il Consiglio ha adottato la propria posizione comune, emergerà un'idea più chiara della distanza tra le due istituzioni, offrendo un quadro più chiaro della forma finale assunta dal Programma e dei tempi previsti per la sua adozione.