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Development of an integrated biorefinery for processing chitin rich biowaste to specialty and fine chemicals

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Trasformare i gusci di scarto in materie prime per sostanze chimiche

L’industria dei frutti di mare è enorme e ugualmente grande è la quantità di rifiuti a essa associata – centinaia di migliaia di tonnellate di gusci devono essere smaltiti ogni anno. Un’iniziativa dell’UE si è occupata dei gusci da smaltire e ha studiato le loro potenzialità come alternativa alla plastica derivata dai carburanti fossili.

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L’Europa produce centinaia di migliaia di tonnellate di gusci da smaltire ogni anno. Buttare via questi gusci significa sprecare tutto il materiale organico e l’energia al loro interno. Un componente di questi gusci – la chitina – è un polimero simile allo zucchero che potrebbe essere prezioso per la biomedica, l’industria alimentare e la produzione di sostanze chimiche e persino come prodotti energetici. Il progetto CHIBIO (Development of an integrated biorefinery for processing chitin rich biowaste to specialty and fine chemicals), finanziato dall’UE, si proponeva di determinare un uso per ogni componente dei gusci e di lavorare la chitina in modi più sostenibili. Sono stati sviluppati metodi di asportazione e conversione più sostenibili per i gusci e la chitina, incentrati sui rifiuti europei come per esempio il granchio. Dopo aver rimosso il residuo di biomassa dal guscio che contiene proteine e grassi, i partner del progetto hanno trasformato i rifiuti e la chitina in particolare in elementi costitutivi di base o monomeri usando un metodo di bioraffineria. Hanno scomposto la chitina presente nei gusci nei suoi componenti di base, come la glucosamina e la N-acetilglucosamina, usando una serie completa di enzimi. Questi componenti potrebbero essere ulteriormente lavorati e diventare elementi costitutivi di base usati per produrre vari nuovi polimeri a base organica. Sono stati identificati anche diversi promettenti ceppi di lieviti che crescono sulla glucosamina. Il team ha studiato la fattibilità tecnica dei nuovi metodi, come i protocolli di purificazione per vari monomeri. Inoltre, ha preso in considerazione la fattibilità commerciale effettuando analisi del ciclo vitale e dei costi per tutta la catena di lavorazione della bioraffineria. Usando una strategia molto economica e valida dal punto di vista ambientale per la conversione dei gusci da smaltire, CHIBIO è nella posizione per migliorare la sostenibilità del settore della lavorazione della biomassa e per potenziare la competitività dell’industria biotecnologica europea.

Parole chiave

Gusci di scarto, chitina, bioraffineria, rifiuti organici, monomero

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