Imballaggi alimentari sostenibili e multifunzionali promuovono la sicurezza dei cibi
Il progetto NANOBARRIER (Extended shelf-life biopolymers for sustainable and multifunctional food packaging solutions), finanziato dall’UE, si proponeva di sviluppare una nuova piattaforma nanotecnologica. I partner del progetto hanno sviluppato una piattaforma basata su polimeri ibridi inorganici-organici, cellulosa microfibrillata, indicatori tempo-temperatura, nanocapsule con permeabilità controllata e tecnologie additive. Questi materiali vengono combinati con tecnologie di lavorazione efficienti nell’uso delle risorse per offrire un imballaggio a base di biopolimeri di durata superiore. Il gruppo di lavoro dell’iniziativa NANOBARRIER ha concepito una serie di sensori in grado di rilevare i livelli di ossigeno, la rottura meccanica, la temperatura e le variazioni di pH, la cui produzione, insieme a quella dei promotori di barriera per gli imballaggi intelligenti, ha conosciuto una crescita esponenziale. I promotori di barriera riducono drasticamente la permeabilità degli imballaggi alimentari, vale a dire cartone, vasetti, bottiglie e vassoi, in termini di umidità e di ossigeno atmosferico. I sensori sono invece in grado di specificare la decomposizione degli alimenti confezionati derivante dal danneggiamento degli imballaggi o da una conservazione non corretta. Questi dispositivi si presentano sotto forma di nanoparticelle o nanocapsule stampate o dipinte sugli imballaggi o sulle etichette termosensibili. Questi sensori reagiscono anche alle variazioni di pH e all’umidità all’interno di un imballaggio causate dalla decomposizione degli alimenti o dal cambiamento di temperatura in caso di conservazione non corretta. I ricercatori hanno sviluppato una serie di dimostratori basati principalmente su una metodologia incentrata sulla progettazione ecocompatibile e sulla valutazione di sostenibilità in grado di garantire la compatibilità delle soluzioni con l’intera catena del valore degli imballaggi. I dimostratori sono stati realizzati attraverso attrezzature di lavorazione esistenti efficienti nell’uso delle risorse e in grado di garantire soluzioni ottimali destinate al settore degli imballaggi. Da un’analisi del ciclo di vita è emersa la capacità delle bioplastiche di attivare un biossido di carbonio (CO2) e di garantire, in tal modo, un risparmio fino al 40 % rispetto alle plastiche tradizionali, in base al prodotto e all’applicazione scelti. I materiali utilizzati nei dimostratori sono stati valutati in termini di sicurezza e di proprietà ambientali. Dai test condotti nelle colture cellulari è emerso che tutti i materiali presentavano un basso livello di tossicità. NANOBARRIER ha fornito un sistema di imballaggi alimentari sostenibile di grande importanza economica, che rafforzerà la posizione dell’UE nel mercato globale per i prodotti altamente sensibili all’imballaggio. I nuovi imballaggi garantiranno numerosi vantaggi specialmente ai produttori di materie prime e ai convertitori di materie plastiche.
Parole chiave
Imballaggi alimentari, sicurezza alimentare, NanoBarrier, biopolimeri
