Dalle biotecnologie uno strumento per misurare l’attività dei neuroni
L’acido gamma-aminobutirico (GABA) è una molecola che si trova in tutti i mammiferi, che inibisce la neurotrasmissione agendo sulla proteina del recettore GABA. La proteina risponde emettendo dal neurone ioni cloruro che inibiscono i segnali neuronali. La disfunzione della proteina del recettore GABA può provocare la malattia di Alzheimer, l’epilessia e la schizofrenia. Il progetto IMAGINGGABA (Optical real-time imaging of inhibitory GABAA receptors activity using chimeric GABA channel subunit), finanziato dall’UE, si proponeva di modificare la proteina del recettore GABA in modo da permetterne il monitoraggio e comprendere meglio il suo importante ruolo. Prima di tutto, il team ha aggiunto al recettore GABA una molecola sensore di cloruro che emette un segnale fluorescente in base alla concentrazione di cloruro circostante, utile per stimare l’attività dal recettore stesso. Successivamente, i ricercatori IMAGINGGABA hanno testato in modo approfondito il recettore GABA sintetico, mostrando che viene normalmente formato e distribuito all’interno delle cellule neuroni dei mammiferi cresciute in laboratorio e che interagisce normalmente con altre proteine e molecole. Successivamente, hanno calibrato il segnale fluorescente, dimostrando che può essere utilizzato per misurare piccoli cambiamenti della concentrazione di cloruro. Gli scienziati sono riusciti a misurare le variazioni provocate da vari neurotrasmettitori, compresi GABA e isoguvacina. Il progetto IMAGINGGABA ha creato un utile strumento funzionale che permette di studiare il fondamentale recettore GABA nelle cellule del cervello umano, un risultato che renderà possibile ulteriori ricerche sulla biochimica cerebrale e su malattie gravi come la schizofrenia.
Parole chiave
Neurone, segnale fluorescente, recettore GABA, cloruro, schizofrenia, cellule neurone