Il nazionalismo tedesco radicato nella storiografia della migrazione barbarica
Il motivo storiografico del “Völkerwanderung” (migrazione di popoli) sostiene che le tribù germaniche come i Goti, i Vandali e i Longobardi viaggiarono per l’Europa conquistando e colonizzando tra la fine del IV e la metà del VI secolo d.C. mettendo fine all’Impero romano. L’ipotesi che i tedeschi moderni condividessero le virtù marziali dei loro antenati barbari ha dato forma nazionalismo del XIX e del XX secolo. Sebbene negato dagli studi recenti, la narrativa del Völkerwanderung resiste nella storiografia popolare e continua a influenzare l’opinione pubblica riguardo la tarda antichità e l’inizio del Medioevo. Un progetto finanziato dall’UE, MIGRATIO GENTIUM (The ’Germanic Völkerwanderung’ in early modern thought. Origins and developments of a historiographical master narrative, 1500-1830), ha esaminato l’emergere del topos Völkerwanderung. Il lavoro ha comportato l’esame della storia concettuale del Völkerwanderung in quanto motivo storiografico che si può dividere in tre periodi. E cioè l’introduzione della “migratio gentium” nel discorso erudito (1557- 1610 circa), un ritorno alla territorialità statica (XVII secolo) e una fase in cui si intensificò la periodizzazione e la problematizzazione (XVIII secolo). I risultati dello studio indicano che ci fu un costante passaggio da una storiografia narrativa descrittiva e incentrata sugli eventi a una comprensione sempre più teorica e orientata al modello della migrazione barbarica tra il XVI e il XVIII secolo. Con il nazionalismo moderno nel XIX secolo, prevalse una narrativa più semplice e patriottica del Völkerwanderung che poteva essere implementata per creare e fondare l’identità nazionale tedesca.
Parole chiave
Nazionalismo tedesco, migrazione, tribù germaniche, Völkerwanderung, MIGRATIO GENTIUM
