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Phase I trial in recurrent high-grade glioma: High-dose vorinostat with concurrent hypofractionated radiation therapy

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Inedia per le cellule del tumore cerebrale

Alcuni ricercatori dell’UE ha indagato su nuove strategie basate sulla dieta e sulla radioterapia (RT) per il trattamento del tipo più frequente del cancro cerebrale, vale a dire il glioma.

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I tumori cerebrali primari sono estremamente aggressivi e spesso resistono alle terapie. Progressi recenti consentono di sensibilizzare il tumore alla morte indotta dalle radiazioni, ma nella pratica non risultano sempre efficaci. Altre problematiche della RT riguardano la tossicità sistemica, la scarsa penetrazione del cervello e la relativa sensibilità del tessuto cerebrale normale rispetto al tessuto tumorale. Nonostante questi lati negativi, la RT resta una pietra angolare delle cure disponibili. Il progetto RECURRENT GLIOMA TX si è prefisso di indagare sulla combinazione di RT e il vorinostat, un nuovo modulatore epigenetico. Tuttavia, a casa della indisponibilità del farmaco, il team ha orientato la sua attenzione verso gli effetti del metabolismo energetico nei tumori cerebrali. Le cellule normali e carcinomatose ottengono la loro energia in modi diversi e, in particolare, le cellule del tumore cerebrale dipendono dal glucosio. In carenza di zuccheri, le cellule del tumore cerebrale crescono molto poco e sono molto sensibili alle radiazioni. In una sperimentazione clinica di otto settimane, i pazienti hanno ricevuto un farmaco antidiabetico o seguito una dieta a bassissimo contenuto di carboidrati, oppure entrambi i metodi. La risposta al trattamento è stata misurata tramite scansioni con risonanza magnetica cerebrale per immagini e profili metabolici. La sperimentazione è in corso e i risultati preliminari appaiono promettenti. I primi risultati indicano che cellule resistenti alle radiazioni dimostrano una maggiore espressione di varianti anti-apoptotiche di proteine chiave nella via di risposta al danno al DNA; si spiega così la loro resistenza alla morte cellulare indotta da radiazioni. I ricercatori hanno compiuto una scoperta di importanza critica: la manipolazione metabolica è riuscita a invertire questo fenotipo. Anche se non è possibile concludere che l’intervento dietetico migliori in modo decisivo gli esiti in caso di cancro, i risultati della ricerca RECURRENT GLIOMA TX suggeriscono la possibilità di migliorare la prognosi di cancro con cambiamenti nella dieta. Questo studio, insieme ad altri svolti in varie parti del mondo, si profila in grado di fornire conclusioni basate su prove, in relazione a un nuovo approccio olistico al trattamento oncologico, in cui la dieta si integra ad altri trattamenti.

Parole chiave

Cellule del tumore cerebrale, dieta, radioterapia, RECURRENT GLIOMA TX, sperimentazione clinica

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