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Nanotherapeutics to Treat Antibiotic Resistant Gram-Negative Pneumonia Infections

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Nuove soluzioni per la diagnosi e la cura delle infezioni da batteri resistenti agli antibiotici

Le infezioni provocate dai batteri resistenti agli antibiotici sono un problema sanitario molto diffuso. Per contribuire a risolverlo, il progetto PNEUMONP, finanziato dall'UE, ha sviluppato nuovi modi per diagnosticare e curare tali problematiche infezioni.

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Un paziente affetto da un'infezione delle vie respiratorie provocata da un batterio si rivolge al medico. Per curarlo, il medico prova a somministrargli diversi tipi di antibiotici, nessuno dei quali risulta efficace. Ciò avviene perché i batteri che provocano l'infezione del paziente sono resistenti ai tipi più comuni di antibiotici in commercio. Non si tratta affatto di un caso isolato: ogni anno, milioni di persone vengono colpite da infezioni provocate da batteri resistenti agli antibiotici. Il problema è oggi così diffuso che l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) lo considera una delle crisi sanitarie globali attualmente più gravi. Per rispondere alla crisi, l'Unione europea ha finanziato numerosi progetti di ricerca finalizzati a risolvere il problema, tra cui PNEUMONP (Nanotherapeutics to Treat Antibiotic Resistant Gram-Negative Pneumonia Infections). «L'obiettivo del progetto PNEUMONP era di sviluppare nuove soluzioni per la diagnosi e la cura delle infezioni provocate dai batteri resistenti agli antibiotici», afferma la coordinatrice del progetto Iraida Loinaz. Un kit per la diagnosi più efficace Una soluzione è rappresentata dallo sviluppo di un kit per la diagnosi volto a individuare i batteri che provocano l'infezione all'interno di un unico campione. Usando la tecnologia della reazione a catena della polimerasi (PCR), il kit multiplex di PNEUMONP analizza oltre 30 dei principali geni resistenti agli antibiotici. Il kit, che funziona con le apparecchiature da laboratorio standard, ha il vantaggio aggiuntivo di essere relativamente economico. Grazie a questo kit, i medici possono ora formulare facilmente una diagnosi in una fase molto precoce della malattia, curarla immediatamente con gli antibiotici adatti e, probabilmente, salvare una vita. «Usando il kit, un medico può rapidamente individuare se un paziente è infettato da un batterio resistente agli antibiotici e prescrivere la cura adeguata, il tutto nel brevissimo spazio di appena tre ore, mentre i metodi convenzionali richiedono fino a 48 ore», spiega Loinaz. Il kit per la diagnosi riceverà l'approvazione clinica nel 2018 e sarà quindi immesso sul mercato. Abbinamento degli antibiotici a nanotrasportatori Ma che fare con quei batteri estremamente resistenti, per i quali non esiste alcun antibiotico che sia in grado di curare le infezioni che provocano? In questo caso, i ricercatori di PNEUMONP hanno ideato nuovi antibiotici. Ad esempio, il progetto ha studiato le proprietà antibatteriche del peptide M33, sviluppando una forma specifica della molecola che si è rivelata efficace contro le infezioni da Pseudomonas aeruginosa e Klebsiella pneumoniae. I ricercatori hanno anche studiato la molecola AA139, un altro peptide antimicrobico promettente. Per garantire che questi nuovi antibiotici siano efficaci e sicuri, i ricercatori hanno anche osservato l'abbinamento delle molecole M33 e AA139 a nanotrasportatori, nanomateriali usati come mezzi di trasporto per altre sostanze. Come prova di concetto, i nuovi antibiotici sotto forma di nanotrasportatori sono stati prodotti in forma di aerosol e testati su un batterio resistente agli antibiotici responsabile di gravi infezioni delle vie respiratorie. «L'unione di antibiotici e nanotrasportatori consente di produrre diverse combinazioni di antibiotici senza aumentare il rischio per il paziente», afferma Loinaz. «I primi test di numerose combinazioni dimostrano che questo approccio migliora realmente le prestazioni degli antibiotici, senza evidenziare alcun segnale di resistenza verso di essi». Il progetto ha inoltre sviluppato un processo che consentirà la produzione scalabile dei nanosistemi, un elemento essenziale per l'ingresso di questi nuovi antibiotici all'interno di un settore farmaceutico altamente regolamentato. Nel complesso, il progetto PNEUMONP ha dimostrato efficacemente gli effetti positivi dell'abbinamento di antibiotici e nanotrasportatori per curare le infezioni provocate da batteri pluriresistenti. «Siamo ancora lontani dall'avere un nuovo prodotto medicinale per le sperimentazioni cliniche, ma abbiamo generato conoscenze sui sistemi e crediamo veramente che le nanotecnologie contribuiranno a progettare una nuova generazione di farmaci», aggiunge Loinaz.

Parole chiave

PNEUMONP, Unione europea, UE, nanotrasportatori, antibiotici, infezioni resistenti agli antibiotici

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