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Clinical validation of a serum protein biomarker signature for the early diagnosis of pancreatic cancer.

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Una nuova tecnologia di rilevamento precoce potrebbe portare a un incremento della percentuale di sopravvivenza nel carcinoma pancreatico

Un progetto dell’UE fornisce le prove del rilevamento precoce del carcinoma pancreatico, offrendo la prospettiva di futuri programmi di screening per le popolazioni a rischio.

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Il carcinoma pancreatico è la quarta principale causa di morte per cancro in Europa, con il più basso tasso di sopravvivenza tra tutti i carcinomi. Il progetto IMMPACT, finanziato dall’UE, si è proposto di convalidare clinicamente la diagnosi precoce del carcinoma pancreatico utilizzando una firma di biomarcatori sierici. Questa firma funziona attingendo alle capacità di rilevamento dei carcinomi proprie del corpo utilizzando una delle piattaforme di microarray di anticorpi ricombinanti più avanzate al mondo. Il progetto ha condotto i più grandi studi retrospettivi al mondo per il rilevamento precoce dello stadio I e II dell’adenocarcinoma duttale pancreatico (PDAC), con un'accuratezza del 96 %. IMMPACT ha anche avviato con successo la pre-commercializzazione dell’elemento chiave della tecnologia sottostante: la piattaforma di array per anticorpi IMMrayTM. La piattaforma, che si è dimostrata molto robusta con poche variazioni tecniche, ha ora una struttura all’avanguardia pronta per l’uso clinico. Il test IMMrayTM basato sul sangue mira a rilevare il carcinoma pancreatico nelle fasi iniziali, quando il cancro risulta essere ancora resecabile. Ciò potrebbe portare a un notevole incremento dei tassi di sopravvivenza a cinque anni che sono attualmente bassi, non superando il 5-8 %. Uso della tecnologia proteomica di affinità IMMPACT è nato perché, come spiega la coordinatrice del progetto e vicepresidente del settore R&S di Immunovia, la dott.ssa Linda Mellby: «C'era un'esigenza clinica insoddisfatta per gli specialisti in pancreatologia di avere a disposizione una firma di biomarcatori affidabile che indicasse principalmente se il paziente avesse un carcinoma, e non se il paziente fosse a elevato rischio di sviluppare un carcinoma». Il progetto ha richiesto migliaia di campioni di sangue provenienti da pazienti con PDAC, che sono stati confrontati con quelli di controlli costituiti da individui sani. La chiave del processo è stata la tecnologia di array IMMray (di proprietà di https://immunovia.com/ Immunovia AB) e i suoi algoritmi avanzati di bioinformatica che misurano la risposta del sistema immunitario alla malattia. Quando si sviluppa una malattia, si verifica un cambiamento nel pattern (concentrazione relativa) delle proteine nel sangue, e IMMray è in grado di rilevare tali pattern. Decifrando, in parallelo, le differenze presenti nel pattern delle proteine tra centinaia di campioni di sangue, gli strumenti bioinformatici sono stati in grado di determinare quali di tutti questi biomarcatori, in combinazione, detenesse il maggior numero di informazioni. Come spiega la dott.ssa Mellby, «Ciascuno dei marcatori selezionati contiene informazioni uniche che si aggiungono al totale. I marcatori che contengono le stesse informazioni di altri selezionati non vengono inclusi. Ciò consente un’elevata specificità e sensibilità allo stesso tempo». Clinicamente disponibile e per ulteriori malattie IMMPACT ha stabilito studi prospettici e test della tecnologia IMMray nei tre gruppi ad alto rischio per il carcinoma pancreatico. In primo luogo, i ricercatori stanno considerando le persone a rischio per motivi familiari/ereditari in oltre 20 cliniche in Spagna, Regno Unito, Scandinavia e Stati Uniti (USA). In secondo luogo, le persone in Svezia oltre i 50 anni con una prima diagnosi di diabete (con la Danimarca e gli Stati Uniti a seguire). Il progetto introdurrà il test commercialmente nel 2019 nel loro laboratorio Immunovia a Boston, negli Stati Uniti. Sarà inoltre reso disponibile nell’UE attraverso il laboratorio clinico di Lund, in Svezia. Per garantire accuratezza e costanza di qualità, il test sarà accreditato negli Stati Uniti dal College of American Pathologists (CAP), avrà una certificazione CLIA (Clinical Laboratory Improvement Amendments) e avrà un marchio CE in Europa. Riflettendo sui risultati del progetto, la dott.ssa Mellby afferma: «Siamo orgogliosi di stabilire una tecnologia in grado di risolvere un grave problema di salute e di salvare vite umane. Oggi la sopravvivenza a cinque anni è compresa tra il 5 e l’8 %, ma se rilevata precocemente potrebbe raggiungere il 50 %. Inoltre questa tecnologia è applicabile anche ad altre malattie complesse quali il carcinoma polmonare o l’artrite reumatoide».

Parole chiave

IMMPACT, carcinoma pancreatico, screening, diagnosi, firma di biomarcatori sierici, anticorpo ricombinante, piattaforme di microarray, analisi del sangue, malattia, proteine, bioinformatica

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