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Contenuto archiviato il 2023-03-09

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"Vivi e scalcianti" nel Cretacico inferiore

Una nuova ricerca angloamericana rivela che le ossa fossilizzate rinvenute in una cava nello stato dello Utah, Stati Uniti, sarebbero appartenute a una specie sconosciuta di sauropode. Una descrizione del genere di dinosauri appena scoperto è pubblicata sulla rivista Acta Pala...

Una nuova ricerca angloamericana rivela che le ossa fossilizzate rinvenute in una cava nello stato dello Utah, Stati Uniti, sarebbero appartenute a una specie sconosciuta di sauropode. Una descrizione del genere di dinosauri appena scoperto è pubblicata sulla rivista Acta Palaeontologica Polonica. Il tratto distintivo del nuovo dinosauro è un paio di zampe (posteriori) davvero degno di nota. Alla classificazione di questo nuovo arrivato, proveniente da un passato molto lontano, hanno partecipato scienziati del Regno Unito e degli Stati Uniti. Analizzando le ossa, che si presume fossero appartenute a un esemplare adulto e a uno giovane, i ricercatori sono stati colpiti dall'insolita forma dell'osso dell'anca. Nella nuova specie, quest'osso è considerevolmente più grande di quello di altri dinosauri simili e offre un'area molto più ampia per le inserzioni muscolari. Con un osso iliaco di queste proporzioni, probabilmente l'animale si ritrovava nelle zampe muscoli più grandi di quelli di qualsiasi altro dinosauro della famiglia dei sauropodi, il gruppo di quadrupedi con collo e coda molto lunghi che comprende le più grandi creature che siano mai vissute sulla Terra. Chiamato così per i suoi spettacolari arti e in onore del noto paleontologo dilettante John "Jack" McIntosh, professore emerito di fisica presso la Wesleyan University del Connecticut (Stati Uniti), il Brontomerus mcintoshi è noto agli amici anche come "cosce di tuono". "Il Brontomerus mcintoshi è un dinosauro carismatico e una scoperta entusiasmante per noi", ha dichiarato il primo autore Mike Taylor dell'University College London (Regno Unito). Sebbene tutta la scena sia rubata dai due poderosi quarti posteriori, le altre sue caratteristiche sono altrettanto stupefacenti. Il più grande dei due esemplari aveva probabilmente un peso di 6 tonnellate e misurava 14 metri (m) dalla testa alla coda. Ma neanche l'esemplare più piccolo, con il suo peso stimato di 200 chilogrammi (kg) e una lunghezza di 4,5 m, deve essere stato un cucciolo di proporzioni gestibili. Il Brontomerus è vissuto 110 milioni di anni fa, durante il Cretacico inferiore e potrebbe aver usato il suo principale punto di forza come arma contro predatori del tempo, tra cui il Deinonico e lo Utahraptor. "Quando abbiamo preso consapevolezza della particolare forma dell'anca", spiega il dott. Taylor, "ci siamo chiesti quale potrebbe essere stata la sua funzione e abbiamo concluso che la più plausibile era consentire di calciare. Il calcio probabilmente era usato quando due maschi si contendevano una femmina, ma dato che la meccanica lo consentiva, sarebbe bizzarro se non fosse stato usato anche come difesa dai predatori". "La scapola del Brontomerus ha delle insolite protuberanze che probabilmente segnavano i limiti delle inserzioni muscolari. Questo fa pensare che il Brontomerus avesse anche due possenti arti anteriori", aggiunge Matt Wedel della Western University of Health Sciences in California (Stati Uniti), uno dei coautori della ricerca. "È possibile che il Brontomerus mcintoshi fosse più atletico della maggior parte degli altri sauropodi. È assodato che i sauropodi non vivevano in aree paludose come l'ippopotamo, per esempio, ma che preferivano zone più secche e montuose. Forse, pertanto, il Brontomerus viveva in aree collinose e aspre e i possenti muscoli delle zampe fungevano da una sorta di trazione integrale naturale". Le scoperte sulla vita del Brontomerus contribuiscono ad allargare anche la nostra conoscenza dei sauropodi in generale. "Dal momento che i sauropodi erano i dinosauri più diffusi durante il periodo giurassico e i più rari nel Cretacico inferiore, si è ritenuto a lungo che questi animali avessero avuto successo nel Giurassico e fossero stati rimpiazzati dagli adrosauridi e dai dinosauri dotati di corna (ceraptosidi) nel Cretacico", osserva il dott. Wedel. "Tuttavia, negli ultimi venti anni abbiamo trovato sempre più sauropodi risalenti al periodo del Cretacico inferiore e il quadro sta cambiando", aggiunge. "Ora sembra che nel Cretacico la varietà dei sauropodi sia stata esattamente uguale a quella del Giurassico, ma che la loro quantità sia stata molto meno abbondante rendendo, quindi, molto meno probabile il rinvenimento di loro resti".Per maggiori informazioni, visitare: University College London (UCL): http://www.ucl.ac.uk Acta Palaeontologica Polonica: http://www.app.pan.pl/article/item/app20100073.html

Paesi

Regno Unito, Stati Uniti

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