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Near-term predictability of net primary production in the Atlantic Ocean

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Migliori previsioni della presenza di fitoplancton nell’oceano per contribuire alla pianificazione della pesca

I ricercatori del progetto dell’UE NeTNPPAO stanno mettendo a punto le variabili dei modelli per la previsione di una delle principali fonti di cibo per la fauna marina.

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I fitoplancton, organismi autotrofi che vivono nell’oceano, sono la fonte primaria di cibo per la vita animale marina e hanno bisogno delle sostanze chimiche presenti nell’oceano come nutrienti per svilupparsi. Grazie al progetto dell’UE NeTNPPAO, della durata di due anni, un team di ricercatori presso il Centro di supercalcolo di Barcellona (BSC, Barcelona Supercomputing Center), in Spagna, hanno compiuto progressi nella sperimentazione di simulazioni intese a prevedere la produzione primaria netta (NPP, net primary production) di fitoplancton. Questa ricerca, effettuata con il supporto del programma Marie Skłodowska-Curie, apre la strada a previsioni più accurate per aiutare le politiche a porre fine alla pesca eccessiva negli oceani del mondo. «Il vantaggio offerto dalla tecnica che stiamo collaudando è che dovrebbe produrre un quadro dell’oceano più conforme alla realtà», afferma il dott. Raffaele Bernardello, ricercatore senior presso il BSC, supervisionato dal dott. Pablo Ortega, climatologo. I modelli attuali per la previsione della NPP di fitoplancton assimilano osservazioni di variabili quali temperatura e salinità dell’oceano nel corso del tempo, rilevando la variabilità interannuale, ma non sono in grado di acquisire osservazioni dei nutrienti allo stesso modo in quanto queste ultime sono molto più limitate nello spazio e nel tempo. Durante lo svolgimento di NeTNPPAO, i ricercatori hanno sfruttato le correlazioni tra le proprietà fisiche dell’oceano (salinità e temperatura) e la distribuzione dei suoi nutrienti allo scopo di produrre ricostruzioni interannuali parziali relative alle variabili dei nutrienti. Si prevede che questo sviluppo porterà a migliori previsioni della NPP su scala stagionale/decennale. Tutela della vita marina Le politiche volte a eliminare la pesca eccessiva delle specie in pericolo si sono spesso basate su estrapolazioni delle serie temporali storiche della quantità di pescato. Studi recenti, tuttavia, hanno individuato la NPP quale potenziale indicatore ambientale chiave. Il dott. Bernardello e il dott. Ortega sono convinti del fatto che le previsioni su scala stagionale/decennale potrebbero migliorare la gestione degli oceani, dato che i periodi di dieci anni sono considerati particolarmente adeguati dai responsabili delle politiche che vogliono raggiungere risultati concreti sull’ambiente. «Questo periodo sembra essere il lasso di tempo massimo nel corso del quale reagiamo come società», dichiara il dott. Bernardello. I ricercatori hanno elaborato i numeri relativi al lato orientale dell’Oceano Atlantico impiegando un modello del sistema Terra su uno dei sei supercomputer Tier-0 europei, MareNostrum, attingendo alle competenze in materia di modellizzazione climatica dei 100 esperti che compongono il Dipartimento di Scienze della Terra del BSC. I ricercatori hanno progettato due diversi tipi di simulazioni: una che assimila la ricostruzione dei nutrienti di nuova concezione e un’altra che non esegue tale compito. Sono state prodotte previsioni per gli anni compresi tra il 1997 e il 2018, successivamente raffrontate con gli effettivi stati del sistema Terra osservati in quel periodo. «Questo confronto ci aiuta a individuare quali sono le regioni in cui le previsioni si sono realizzate con successo nel passato e, pertanto, che sono potenzialmente prevedibili nel futuro», afferma il dott. Ortega. Il team, nel compiere il proprio lavoro, si è scontrato con alcuni ostacoli, quali ritardi nell’aggiornamento del supercomputer e il rilascio di software di rilievo. Al momento, i ricercatori stanno completando le previsioni decennali e analizzeranno i risultati nei prossimi mesi. I risultati ottenuti finora, comunque, hanno già convinto a finanziare il team affinché continui il proprio lavoro. «Siamo uno dei primi gruppi al mondo a lavorare su questa materia», afferma il dott. Bernardello. Dato l’aumento della popolazione mondiale (che dovrebbe raggiungere i 9,8 miliardi di persone entro il 2050) e la conseguente preoccupazione in merito alla penuria alimentare, esiste un enorme interesse verso il miglioramento della gestione delle risorse ittiche: «Migliorare la capacità di prevedere le fluttuazioni delle popolazioni ittiche garantirà una gestione più efficace», conclude il dott. Bernardello.

Parole chiave

NeTNPPAO, pesca eccessiva, NPP, fitoplancton

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