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Development of culture conditions for the differentiation of hES cells into hepatocytes

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Cellule staminali embrionali per la terapia dell'epatopatia

La medicina rigenerativa che si avvale di cellule per riparare o ripristinare la funzione di organi che hanno subito danni da malattie o dall''invecchiamento è un promettente nuovo approccio terapeutico, sulla base del quale, alcuni scienziati europei stanno cercando di trattare l''epatopatia cronica.

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L''epatopatia cronica è una patologia potenzialmente letale, che si pone al quinto posto tra la principali cause di morte in Europa. Attualmente, il trapianto di fegato rappresenta l''unico trattamento efficace, ma le complicazioni post-operatorie e i farmaci immunosoppressivi comportano rischi enormi per i pazienti. È quindi evidente la necessità urgente di trattamenti nuovi e più efficaci. Le sperimentazioni cliniche con cellule epatiche trapiantate hanno dimostrato promettenti risultati di ripristino della funzione epatica e, pertanto, suggeriscono come questo approccio possa costituire una fattibile alternativa al trapianto di organo. Tuttavia, poiché tali cellule si dividono solo una volta o due, per realizzare tale terapia in caso di epatopatia cronica, occorre sviluppare una fonte rinnovabile di cellule epatiche umane funzionali. Per risolvere tale questione, il progetto LIV-ES ("Development of culture conditions for the differentiation of hES cells into hepatocytes") finanziato dall''UE ha proposto l''impiego di cellule staminali embrionali umane (hESC) sviluppate mediante un metodo riproducibile e clinicamente compatibile privo di prodotti animali. Il vantaggio dell''impiego di ESC riguarda la loro capacità di crescere in modo indefinito in vitro, mantenendo al tempo stesso la capacità di differenziarsi in tutti i tipi di cellule, compresi gli epatociti. Tra i progressi tecnologici realizzati del progetto, si può citare lo sviluppo di nuovi reagenti privi di prodotti animali e matrici tridimensionali (3D) per indirizzare la differenziazione di hESC in cellule epatiche. Sono stati sviluppati nuovi biomateriali che supportano sia la crescita che la differenziazione di hESC, accanto a un protocollo progressivo a fasi definito chimicamente per guidare in modo efficiente le hESC verso progenitori di stato iniziale orientati ("committed") a una progenie epatica. L''analisi del trascrittoma di progenitori di epatociti e di cellule differenziate hanno rilevato informazioni essenziali su geni chiave e molecole di microRNA implicate nel processo di differenziazione. È stata prodotta anche una metodologia per purificare tali progenitori epatici da fegato adulto e fetale e per espanderli in vitro. Se in coltura in condizioni di differenziazione, tali progenitori epatici hanno prodotto cellule epatiche funzionali che hanno espresso albumina e l''importantissima proteina detossificante del fegato citocromo P450. Inoltre, al momento della somministrazione in modelli animali, tali cellule hanno dimostrato capacità di innesto. I risultati del progetto LIV-ES forniscono il quadro necessario per eseguire la coltura e isolare epatociti da utilizzare per la terapia rigenerativa cellulare dell''epatopatia epatica. Risulta particolarmente importante il fatto che la metodologia sviluppata renderà le hESC uno strumento inestimabile per somministrare terapie cellulare alla clinica.

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