La segnalazione delle anomalie
Il progetto DAD ("Anomaly detection in distributed networks"), finanziato dall'UE, era finalizzato al rilevamento di anomalie distribuite e non parametriche, e ha considerato questo problema in condizioni di rete complesse, ad ampia scala, distribuite e costantemente in evoluzione. I ricercatori hanno adottato modelli grafici spazio-temporali e metodi di trasmissione dei messaggi già applicati per studiare i limiti fondamentali del rendimento e analizzare dati e misurazioni reali. Uno dei risultati del progetto è stato lo sviluppo di una versione distribuita dell'analisi dei componenti principali (PCA), un metodo classico che si è dimostrato efficace per il rilevamento delle anomalie in ambienti multidimensionali. L'analisi PCA standard, tuttavia, implica vari parametri che non è facile implementare nelle reti distribuite. Per tale motivo, i partner del progetto hanno cercato di combinare l'analisi PCA con un modello grafico specifico che consente l'elaborazione decentralizzata. In tal modo, i partner del progetto DAD sono riusciti a implementare un metodo PCA distribuito basato sulla trasmissione dei messaggi e a creare un grafico dell'indipendenza condizionale per la semplificazione della scoperta delle anomalie distribuite nella rete. L'efficacia della metodologia ricavata è stata confrontata con i metodi già disponibili, e i relativi vantaggi sono stati dimostrati adoperando una serie di dati provenienti dal mondo reale. Alla fine del progetto, è stata proposta una struttura unificata per il rilevamento delle anomalie distribuite e sono stati ricavati e analizzati nuovi algoritmi. I risultati sono stati presentati in varie conferenze e pubblicati su un'importante rivista. Il progetto DAD ha fornito notevoli contributi dal punto di vista pratico e teorico allo stato dell'area nella progettazione di reti distribuite e nell'analisi del rilevamento delle anomalie. Il metodo di rilevamento delle anomalie distribuite risultante è applicabile a numerose reti pratiche che operano in accordo alle strutture di indipendenza condizionale interna.