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Identification and therapeutic targeting of common arrhythmia trigger mechanisms

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Le aritmie cardiache

Le aritmie sono alterazioni del ritmo elettrico del cuore, difficili da prevedere e potenzialmente letali. Le terapie attuali prevedono i farmaci antiaritmici e i dispositivi defibrillatori-cardioverter impiantabili (ICD) che hanno un’efficacia limitata.

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Il progetto EUTRIGTREAT (Identification and therapeutic targeting of common arrhythmia trigger mechanisms), finanziato dall’UE, ha studiato i meccanismi coinvolti nell’insorgere e nella progressione, al fine di sviluppare migliori strategie per la previsione del rischio, la diagnosi e il trattamento. Quattro siti di studio europei hanno reclutato circa 680 pazienti per procedere all’identificazione e all’analisi delle varianti geniche aritmogeniche, avvalendosi di dati clinici, elettrofisiologici e genetici. Parallelamente, i componenti del progetto hanno sviluppato e ottimizzato strumenti di immaginografia, per ottenere immagini funzionali di tessuto cardiaco intatto. Tra i dispositivi sviluppati rientrano un prototipo di microscopia multifotonica ad accesso casuale e una nuova interfaccia di controllo elettronico, Gli studi hanno rivelato differenze di comportamento del tessuto e il potenziale complesso di azione. I ricercatori hanno identificato i fattori scatenanti dell’aritmia e selezionato nuovi possibili biomarcatori elettrocardiografici. I suddetti esperimenti sono stati integrati da simulazioni al computer di meccanismi di avvio e termine dell’aritmia. In conclusione, si è pertanto giunti a confermare i metodi sperimentali per diversi casi di aritmia. I ricercatori hanno ulteriormente ottimizzato un innovativo dispositivo antiaritmia, denominato stimolatore antifibrillazione a bassa energia, attraverso le prove di parametri come il rapporto di frequenza e il numero di impulsi. Ne è derivato lo sviluppo di protocolli sperimentali in vivo per la finale applicazione in studi di progettazione preclinici. Utilizzando topi transgenici e tecniche optogeniche, gli scienziati sono riusciti a visualizzare l’eccitazione elettrica ultrarapida di cuori intatti. Hanno anche sviluppato altri modelli transgenici con mutazioni di pazienti, per studiare l’efficacia di farmaci o trattamenti e la cardiotossicità. I nuovi farmaci sono stati testati a livello preclinico per l’inibizione della perdita di ioni di calcio tramite saggi cellulari. È stato anche sviluppato un inibitore dello scambiatore sodio-calcio cardiaco per modulare il trasporto degli ioni nella membrana plasmatica e i principali meccanismi fisiopatologici. È stata completata una sperimentazione clinica sulla previsione del rischio diagnostico in pazienti europei che usano dispositivi ICD. Sulla base dei risultati, il team ha sviluppato nuove procedure di protocollo diagnostico tenendo conto dei modulatori genetici e ambientali quali il metabolismo dell’ione cellulare. Poiché i costi individuali per gli ICD sono alti, i risultati dello studio sono stati in grado di prevedere l’impatto economico dei livelli di rischio. EUTRIGTREAT ha divulgato i risultati del progetto tramite seminari, conferenze, workshop, interviste e mostre, come ad esempio Science Tunnel. In generale, il progetto è riuscito a studiare i fenotipi dell’aritmia possibilmente letali con un elevato rischio di morte cardiaca improvvisa e ictus tromboembolico. Al contempo, sono state sviluppate strategie migliori per determinare il rischio di aritmia nei singoli pazienti e nuove terapie.

Parole chiave

Cardiaco, aritmie, dispositivo ICD, EUTRIGTREAT, cuore, biomarcatori

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