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Contenuto archiviato il 2023-03-01

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Le autorità regionali e nazionali sono invitate a fare propria la strategia di Lisbona

Il 16 marzo scorso rappresentanti nazionali e regionali si sono espressi a favore di un pieno coinvolgimento nella strategia di Lisbona. Il Segretario generale del Comitato delle regioni Gerhard Stahl ha infatti affermato che la loro partecipazione sarà decisiva per il buon es...

Il 16 marzo scorso rappresentanti nazionali e regionali si sono espressi a favore di un pieno coinvolgimento nella strategia di Lisbona. Il Segretario generale del Comitato delle regioni Gerhard Stahl ha infatti affermato che la loro partecipazione sarà decisiva per il buon esito del progetto. Intervenendo a una conferenza su "Excellence in regions - regional actors driving the European Research Area" (Eccellenza delle regioni - Attori regionali che promuovono il settore della ricerca europea), Gerhard Stahl ha dichiarato che alcune Istituzioni europee e alcuni attori nazionali non gradiscono il ruolo che le autorità locali e regionali sono chiamate a svolgere affinché l'agenda di Lisbona vada a buon fine. "Sarà possibile raggiungere obiettivi comuni solo a condizione che vi sia un più stretto coordinamento fra tutti i livelli amministrativi, e che le regioni e le autorità regionali siano in grado di aumentare gli investimenti nella ricerca e nell'innovazione". Pareri analoghi sono stati espressi ad una riunione parlamentare fra eurodeputati e le controparti nazionali dedicata alla strategia di Lisbona. Gran parte degli intervenuti si è detta d'accordo sul fatto che il controllo nazionale della strategia sia un elemento essenziale per il suo successo, in quanto la maggior parte delle riforme necessarie all'agenda di Lisbona dovranno essere attuate a livello nazionale. Tuttavia, come indicato dal presidente della Camera dei deputati del Lussemburgo Lucien Weiler, alcuni Stati membri sono dell'avviso che sia necessaria una guida più chiara prima che la strategia possa essere accolta a livello nazionale. Vi sono troppi documenti ufficiali che dicono ben poco su come mettere in pratica tale strategia, ha spiegato nel suo intervento. Tutti sono stati concordi nell'affermare che non sono sufficienti i progressi per conseguire l'obiettivo dell'agenda di Lisbona di rendere l'economia europea la più competitiva al mondo entro il 2010. Se il Presidente del Parlamento europeo Josep Borrell ha descritto i risultati ottenuti finora come "a metà fra mediocri e pessimi", il Primo Ministro lussemburghese Jean-Claude Juncker li ha definiti senza mezzi termini "terribili". Il Primo Ministro Juncker ha altresì rivolto un messaggio a coloro che, pur favorevoli ad uno snellimento degli obiettivi di Lisbona, parlano di nuovi settori da prendere in considerazione. "Non possiamo lasciare che la strategia diventi una sorta di albero di Natale, talmente carico elenchi con richieste di doni che i rami finiscono per cedere. Diciamo tutti che l'elenco è troppo lungo e poi abbiamo nuovi suggerimenti da proporre"! Alla conferenza su regioni e ricerca, Gerhard Stahl ha accolto con favore la relazione Kok e la richiesta in essa contenuta di far diventare la ricerca una delle massime priorità della strategia di Lisbona, ma ha anche aggiunto che il Comitato delle regioni avrebbe preferito vedere un approccio più decentralizzato. Il finanziamento comunitario alla ricerca richiede un approccio basato sulla differenziazione piuttosto che sull'armonizzazione, ha dichiarato e ha aggiunto: "Il concetto della "misura unica per tutti" non dovrebbe essere applicato indifferentemente a qualsiasi strumento e area tematica".