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Contenuto archiviato il 2023-03-07

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Tonno pinne azzure, naturalmente

Alcuni scienziati finanziati dall'UE hanno ottenuto uova di tonni pinne azzurre senza induzione ormonale. Non era mai successo in una struttura di acquacoltura, lontano dall'habitat naturale per la deposizione delle uova di questi pesci. Il risultato è parte del progetto SELFD...

Alcuni scienziati finanziati dall'UE hanno ottenuto uova di tonni pinne azzurre senza induzione ormonale. Non era mai successo in una struttura di acquacoltura, lontano dall'habitat naturale per la deposizione delle uova di questi pesci. Il risultato è parte del progetto SELFDOTT ("From capture based to self-sustained aquaculture and domestication of bluefin tuna, Thunnus thynnus"), che ha ricevuto 2,98 Mio EUR nell'ambito del Tema "Alimentazione, agricoltura e pesca e biotecnologia" del Settimo programma quadro (7? PQ) dell'UE. Questo è il secondo anno consecutivo nel quale il team di SELFDOTT ha deposto le uova di tonno pinne azzurre presso la struttura del Centro oceanografico di Murcia in Spagna, parte dell'Istituto spagnolo di oceanografia. A differenza di altre occasioni, però, non è stato necessario che gli scienziati inducessero la deposizione delle uova con impianti ormonali perchè è avvenuta spontaneamente. Il team attribuisce questo risultato alla capacità del tonno di adattarsi dopo oltre tre anni di addomesticazione all'allevamento sperimentale. Sono state prodotte in totale 10 milioni di uova vitali in un solo giorno, ospitate in due strutture gestite dall'azienda che partecipa al progetto Caladeros del Mediterráneo in Spagna. Le uova deposte in modo naturale rappresentano un notevole passo avanti per l'acquacoltura, un termine che si riferisce al processo di allevamento di pesci e altri prodotti naturali legati all'acqua in ambienti controllati rispetto alla loro cattura nell'oceano o nel mare (cioè la pesca di cattura). La capacità di produrre uova di tonni pinne azzurre da soggetti in cattività significa che è possibile una produzione indipendente di questa specie senza dover contare su razze naturali in pericolo. L'acquacoltura rappresenta una delle soluzioni più promettenti della società contro la diminuzione delle fonti alimentari causate dalla crescita della popolazione, dall'inquinamento e dai danni ambientali tra le altre cause. Infatti, l'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura delle Nazioni Unite (FAO) stima che 63 milioni di tonnellate di prodotti acquatici sono stati prodotti dal settore dell'acquacoltura mondiale nel 2005 (per un valore di quasi 50 miliardi EUR); significativamente oltre 1 milione di tonnellate prodotte nel 1950. La FAO stima inoltre che un quarto dei circa 41 milioni di persone che lavorano nel settore della pesca sono impiegati presso allevamenti ittici. Il team del progetto SELFDOTT userà queste uova vitali per studiare lo sviluppo embrionico e larvale per la produzione di avannotti (piccoli). Durante l'ultima stagione di allevamento di larve, i ricercatori hanno condotto diversi esperimenti per raccogliere informazioni sulle condizioni di temperatura, fotoperiodo, idrodinamica e cibo più adatti per ottenere sopravvivenza indici di crescita alti. L'ultimo piccolo sopravvissuto pesava 30 grammi, ha raggiunto una lunghezza di 14 centimetri ed è sopravvissuto per 73 giorni. Gli scienziati sperano di migliorare questo parametro durante la prossima stagione. Nell'ambito del progetto, sperano anche di sviluppare mangimi adatti per lo sviluppo dei tonni pinne azzurre, il che potrebbe ridurre o persino eliminare la pratica di importazione di pesce crudo e mangimi da parte del settore. Entro la conclusione del progetto, prevista per ottobre 2010, i partner hanno anche intenzione di produrre un protocollo per l'allevamento su scala commerciale di tonni pinne azzurre. Il consorzio SELFDOTT è rappresentato da 13 enti governativi, istituti di ricerca e organizzazioni industriali provenienti da Francia, Germania, Grecia, Israele, Italia, Malta, Norvegia e Spagna.

Paesi

Spagna

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