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Contenuto archiviato il 2023-03-20

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Isolare gli edifici con le alghe marine

Elettricità, gas e petrolio non sono mai stati così cari, quindi la gestione energetica intelligente non è mai stata importante quanto lo è oggi. Ma in realtà cosa significa efficienza energetica? Quali sono i benefici, sia per l'ambiente che per le nostre tasche? Siamo costre...

Elettricità, gas e petrolio non sono mai stati così cari, quindi la gestione energetica intelligente non è mai stata importante quanto lo è oggi. Ma in realtà cosa significa efficienza energetica? Quali sono i benefici, sia per l'ambiente che per le nostre tasche? Siamo costretti ad accettare delle restrizioni drastiche per consumare meno energia? Gli edifici rappresentano il 40 % dell'utilizzo di energia dell'Europa e un terzo delle sue emissioni di gas serra. Se intendiamo trasformare la nostra società in modo che sia efficiente dal punto di vista energetico e decarbonizzata, gli edifici energeticamente intelligenti dovranno giocare un ruolo fondamentale. Molte proposte di nuovi edifici prevedono l'utilizzo di tecnologie energeticamente efficienti e di raffreddamento come i sistemi solari termici di riscaldamento, quelli combinati energia e calore (CHP), le pompe di calore e quelli a immagazzinamento di energia termica. Tutte queste innovazioni sono già oggi commercialmente disponibili. Tuttavia, è disponibile anche un'altra opzione efficace in termini di costi: l'isolamento ecologico. Per molti abitanti delle coste, le alghe trascinate a riva sono solo una seccatura. Ma cosa hanno a che fare con gli edifici e il riscaldamento? Ricercatori tedeschi hanno scoperto che questo materiale naturale è in grado di isolare bene gli edifici. Assieme ad alcuni partner industriali, i ricercatori sono riusciti a trasformare questa sostanza in un materiale isolante che funziona. Durante autunno, inverno e primavera le spiagge mediterranee sono disseminate di piccole palle di alghe formate dalla Posidonia oceanica, conosciuta anche come erba di Nettuno. Sebbene questo materiale naturale sia considerato come un prodotto di scarto e generalmente vada a finire in discarica, esso è prontamente abbondante e rinnovabile ed è in realtà troppo prezioso per essere gettato via. Le alghe marine presentano una serie di caratteristiche, come la sostanziale non infiammabilità e la resistenza alla muffa, che le rendono interessanti per il settore delle costruzioni. Esse possono essere usate come materiale isolante senza la necessità di usare additivi chimici, e possono essere messe fra le travi dei tetti spioventi e contro i muri interni. Le fibre delle alghe fungono da tampone, assorbendo il vapore acqueo per poi rilasciarlo senza perdere la propria capacità di isolare l'edificio. E con un contenuto di sale compreso tra solo lo 0,5 e 2 per cento, le palline di Posidonia possono essere usate per produrre un materiale isolante che non marcisce. Ma in che modo esattamente le alghe vengono trasformate in un materiale per le costruzioni? Questo è un compito difficile, poiché non è facile rimuovere la sabbia che si è attaccata a queste palline. Inoltre, le singole fibre tendono a impigliarsi facilmente su qualsiasi cosa, anche sulle altre fibre, e formano velocemente nuovi grumi, sia durante la lavorazione che successivamente quando vengono immesse negli spazi che necessitano di isolamento. Tuttavia, l'Istituto Fraunhofer per le tecnologie chimiche ICT, in collaborazione con altri partner industriali, ha sviluppato nuovi metodi per trasformare le palline di Posidonia in un materiale isolante che funziona. L'obiettivo dei partner del progetto è quello di produrre un materiale isolante idoneo per imbottire o essere soffiato senza difficoltà dentro lo spazio necessario. "Scuotere le palline di Posidonia si è dimostrato essere il modo migliore per riuscire a ottenere le fibre più lunghe possibile e prive di sabbia", dice la dott.ssa Gudrun Gräbe del Fraunhofer ICT. Separando con cautela i grumi, Gräbe e il suo team sono riusciti a trovare il metodo migliore per ottenere le fibre. Una volta eliminata tutta la sabbia dalle palline, un nastro trasportatore le immette nei macchinari di taglio, da cui escono fibre integre lunghe da 1,5 a 2 centimetri che vengono fatte cadere in sacchi di plastica. L'Istituto Fraunhofer per la fisica delle costruzioni IBP a Holzkirchen ha scoperto che il materiale isolante sciolto prodotto è in grado di trattenere una considerevole quantità di energia, ovvero 2 502 joule per kilogrammo kelvin (J/kgK), che è il 20 per cento superiore a quella del legno o dei suoi derivati. Questo significa che il materiale fibroso può mantenere gli edifici freschi quando fa caldo, schermandoli dal calore durante il giorno. Un'analisi che è stata effettuata ha confermato che le fibre di Posidonia isolano bene il calore. "Il materiale potrebbe essere utilizzato nelle costruzioni con una densità sufficiente da impedire che esso collassi su se stesso. La densità necessaria è stata determinata dall'Ufficio per i test sui materiali MPA NRW a Dortmund", dice Gräbe. Sono state anche svolte ricerche per scoprire se questo materiale era idoneo dal punto di vista della salute. I dati rilasciati dall'eco-INSTITUTE a Colonia hanno rivelato che queste alghe marine sono al 100 per cento prive di materia estranea o tossica, e questo le rende particolarmente adatta e chi soffre di allergie. Infine, un altro vantaggio delle palline di Posidonia è che sono rispettose dell'ambiente; l'intero processo di produzione richiede pochissima energia. Le palline di Posidonia sono raccolte a mano e trasportate in Germania via mare dalla Tunisia o su strada dall'Albania. Le fibre di Posidonia hanno già dimostrato il loro valore in una serie di nuovi progetti edili e restauri di edifici esistenti. Ora ci sono progetti per sviluppare pannelli solidi con questo materiale, sensati dal punto di vista ecologico, allo scopo di offrire un sistema completo per isolare tetti, facciate esterne, muri interni e soffitti delle cantine. Ricercatori dell'Istituto Fraunhofer stanno effettuando ulteriori studi sul materiale. Nel frattempo, un'azienda chiamata NeptuTherm e.K. ha dato il suo nome al nuovo materiale isolante e lo sta già commercializzando e diffondendo.Per maggiori informazioni, visitare: Istituto Fraunhofer per le tecnologie chimiche ICT http://www.fraunhofer.de/en/press/research-news/2013/march/seaweed-under-the-roof.html