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La Commissione propone una direttiva in materia di firme elettroniche

La Commissione europea ha adottato una proposta di direttiva che istituisce un quadro giuridico per l'uso delle firme elettroniche. Si tratta di un'iniziativa comune dei commissari Martin Bangemann (Telecomunicazioni) e Mario Monti (Mercato unico). La proposta fa seguito alla ...

La Commissione europea ha adottato una proposta di direttiva che istituisce un quadro giuridico per l'uso delle firme elettroniche. Si tratta di un'iniziativa comune dei commissari Martin Bangemann (Telecomunicazioni) e Mario Monti (Mercato unico). La proposta fa seguito alla comunicazione del novembre 1996 relativa alla garanzia di sicurezza e confidenzialità nei servizi elettronici ed era prevista nel piano d'azione per il mercato unico adottato dal Consiglio europeo di Amsterdam (giugno 1997). Le firme elettroniche consentono a chi riceve dati tramite una rete elettronica di determinare l'origine di tali dati e di verificare se abbiano subito alterazioni o meno. I dati sono accompagnati da un certificato, rilasciato da un fornitore di servizi di certificazione, che permette al destinatario del messaggio di verificare l'identità del mittente. L'obiettivo della proposta è di garantire la sicurezza delle transazioni in linea, al fine di incentivare un uso più ampio dei servizi di commercio elettronico e di stimolare i relativi investimenti. La proposta della Commissione dovrebbe pertanto istituire un quadro legale normalizzato per tutta l'Europa. Gli elementi essenziali della direttiva proposta sono: - requisiti essenziali per i certificati di attestazione delle firme elettroniche e dei servizi di certificazione; - fissazione di norme minime di responsabilità dei fornitori di servizi; - riconoscimento legale delle firme elettroniche, analogamente a quanto avviene per le firme manuali; - quadro legale a carattere tecnologicamente neutrale; - definizione del raggio d'azione della normativa al fine di comprendere soltanto il rilascio di certificati al pubblico; - riconoscimento legale dei servizi di certificazione; - meccanismi di riconoscimento reciproco dei certificati al fine di garantire una dimensione internazionale.