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La Commissione estende le restrizioni in materia di prodotti di amianto nell'UE

La Commissione europea ha adottato una direttiva che proibirà quasi tutti i restanti impieghi dell'amianto crisotilo (bianco) a decorrere dal gennaio 2005. L'amianto, che provoca il cancro ed è particolarmente nocivo per i polmoni, esiste in sei tipi differenti: cinque di essi...

La Commissione europea ha adottato una direttiva che proibirà quasi tutti i restanti impieghi dell'amianto crisotilo (bianco) a decorrere dal gennaio 2005. L'amianto, che provoca il cancro ed è particolarmente nocivo per i polmoni, esiste in sei tipi differenti: cinque di essi erano stati vietati dalla Commissione nel 1991, la quale ha bandito allo stesso tempo anche 14 impieghi specifici dell'amianto crisotilo, mentre erano ancora autorizzati alcuni impieghi, per i quali non erano stati trovati sostituti adeguati. Secondo la nuova direttiva, che si basa su un'ampia gamma di consultazioni scientifiche, il divieto verrà esteso al crisotilo presente nei prodotti in amianto-cemento (principalmente condutture e coperture di tetti), ai prodotti di frizione (ad esempio freni e ferodi per veicoli pesanti), alle saldature e alle guarnizioni, nonché a vari impieghi specializzati. A decorrere dal 26 agosto 1999, gli Stati membri non possono autorizzare l'introduzione di nuove applicazioni di amianto crisotilo; a decorrere dal 1° gennaio 2005, la commercializzazione e l'uso di fibre di amianto, nonché i prodotti contenenti tali fibre, non saranno più consentiti. I prodotti contenenti amianto, già in uso al 26 agosto 1999, possono continuare ad essere impiegati fino a quando non verrà esaurito il loro periodo di vita utile oppure fino a quando sarà deciso il loro smaltimento. Tuttavia gli Stati membri sono liberi di applicare restrizioni più severe volte a vietare in anticipo l'uso di tali prodotti. Esiste tuttavia una deroga che concerne l'impiego dell'amianto crisotilo nei diaframmi utilizzati per i processi di elettrolisi in alcuni impianti di cloro. Tale eccezione è giustificata in quanto non è stata ancora trovata alcuna alternativa sicura e il processo viene attuato in ambienti chiusi ed in condizioni di stretta sorveglianza. Essa verrà riconsiderata nel 2007, quando la Commissione riesaminerà il funzionamento della direttiva alla luce degli ultimi sviluppi scientifici. Nove Stati membri hanno già adottato il divieto dell'uso di amianto crisotilo nei loro territori ed altri sono favorevoli a queste disposizioni. Altri tre Stati membri hanno avanzato obiezioni di tipo economico a tale divieto, ma la Commissione ritiene che il periodo di cinque anni che precede l'entrata in vigore della legislazione servirà ad attenuare le preoccupazioni ed a favorire in tempo la creazione di alternative.