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Advanced concentrate treatment for integrated membrane based water reuse systems

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Nuovi metodi di purificazione delle acque reflue

Nell'ambito di un nuovo progetto di ricerca, è in corso lo studio di metodi di purificazione e di concentrazione delle acque reflue finalizzati alla rimozione dei contaminanti. Il punto focale dell'iniziativa consiste nell'azzeramento degli scarichi liquidi, ovvero un principio che prevede l'assenza totale di effluenti in seguito al trattamento delle acque reflue.

Cambiamento climatico e Ambiente icon Cambiamento climatico e Ambiente

Nel panorama europeo in cui, negli ultimi 30 anni, la siccità si è tradotta in un costo di 100 miliardi di euro, la questione della sicurezza dell'acqua continua a rivestire un ruolo di estrema importanza. Il trattamento a membrana delle acque reflue rappresenta una tecnologia promettente ma nel contempo costosa, che determina la formazione di un effluente concentrato e tossico. Il progetto ACTIWATE ("Advanced concentrate treatment for integrated membrane based water reuse systems"), finanziato dall'UE, è stato concepito allo scopo di studiare le opzioni di trattamento di questo effluente, che richiedono la rimozione di ammassi o tracce di sostanze chimiche organiche, nonché una fase di precipitazione del sale. Nell'ambito dell'iniziativa ACTIWATE, è stata testata la composizione chimica dell'effluente concentrato proveniente da due impianti di risanamento delle acque basati su una tecnologia a membrana. I ricercatori hanno misurato la quantità media del carbonio organico presente, nonché la concentrazione degli inquinanti farmaceutici più comuni (carbamazepina, diclofenac e sulfametoxazolo). È stato inoltre scoperto che un tipo di carbonio poroso rappresenta un materiale ideale per l'assorbimento di composti organici. Non è stato tuttavia possibile provvedere all'adeguata rimozione dei composti organici con carica negativa, mentre le molecole idrofile (in grado, cioè, di attrarre l'acqua) hanno dimostrato di possedere capacità di adsorbimento superiori rispetto alle controparti idrofobe (idrorepellenti). L'elettrodialisi e l'osmosi diretta si sono rivelati due metodi di desalinizzazione efficienti, specialmente nei casi in cui era possibile evitare il fenomeno chimico della formazione di calcare. È inoltre estremamente importante procedere alla completa rimozione dei microinquinanti prima dell'avvio del processo di desalinizzazione, in quanto tali procedure potrebbero non garantire la rimozione di molecole organiche di piccole dimensioni. Nell'ambito dell'iniziativa ACTIWATE, i ricercatori hanno rivolto l'attenzione allo studio della sostenibilità dei nuovi metodi attraverso la conduzione di una valutazione del ciclo di vita. Una volta completato, il progetto consentirà di potenziare il livello di sicurezza e di sostenibilità dell'acqua all'interno dell'UE e nel panorama internazionale.

Parole chiave

Acque reflue, contaminanti, azzeramento degli scarichi liquidi, siccità, trattamento a membrana, effluente tossico, riutilizzo dell'acqua, carbonio poroso

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