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Policies, Innovation And Networks for enhancing Opportunities for China Europe Water Cooperation

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Partenariati tra UE e Cina in materia di acqua

Le PMI europee hanno molto da offrire al fiorente mercato cinese delle tecnologie idriche, ma hanno bisogno di un piccolo aiuto.

Cambiamento climatico e Ambiente icon Cambiamento climatico e Ambiente

La Cina affronta da sempre sfide idriche. Le inondazioni, ad esempio, sono un vecchio problema non ancora risolto; più recentemente, l’industria cinese ha consumato così tanta acqua che alcune regioni si trovano ora ad affrontare gravi carenze, mentre le acque reflue trattate in maniera inadeguata sono un’altra fonte di forte inquinamento. Dal 2011, il governo cinese si è impegnato a risolvere questi problemi attraverso un mix di politiche che affrontano l’allocazione, l’utilizzo industriale efficiente e la qualità dell’acqua. Il cambio di politica richiederà colossali investimenti in infrastrutture e miglioramenti ambientali (circa 500 miliardi di EUR nell’arco di 10 anni). Il fatto che molte tecnologie esistenti non siano sostenibili crea la domanda di nuove alternative integrate, alcune delle quali possono essere fornite dalle PMI europee. L’Azione di coordinamento e sostegno PIANO, finanziata dall’UE, ha esplorato il potenziale dell’introduzione di tecnologie idriche europee innovative in Cina. Il progetto ha valutato e selezionato i candidati più promettenti. Accesso al mercato «Il nostro problema», spiega il dott. Markus Starkl, responsabile del progetto, «è che è sempre difficile per le aziende straniere penetrare il mercato cinese». Nella maggior parte dei casi, gli operatori stranieri non sono in grado di entrare in concorrenza diretta con le imprese nazionali, e la situazione relativa all’acqua è particolarmente complessa. Per quanto riguarda le tecnologie che generano energia utilizzando l’acqua, e soprattutto quelle che recuperano calore ed energia elettrica, esiste un mercato cinese specializzato. I cinesi hanno anche bisogno di sistemi di supporto alle decisioni e di modellizzazione; tuttavia, i fondi per l’acquisto di tali sistemi sono limitati. Inoltre, il rischio di furti di proprietà intellettuale aumenta le difficoltà per le organizzazioni straniere. Malgrado queste sfide, le PMI europee mantengono il proprio impegno verso il mercato cinese, anche se consapevoli dell’improbabilità di farcela da sole. «Pertanto», continua il dott. Starkl, «per le imprese europee che si occupano di tecnologie idriche, i risultati produttivi devono comprendere partenariati strategici con gli istituti cinesi. L’istituzione di tali partenariati è stato uno dei principali obiettivi di PIANO». Selezione delle tecnologie In primo luogo, il team ha raggruppato e valutato tecnologie candidate sia dall’Europa, sia dalla Cina. Le tecnologie rappresentano cinque settori: gestione dell’acqua per uso agricolo, comunale e industriale, gestione dei bacini idrografici e acqua per la produzione energetica. I ricercatori si sono concentrati su circa 100 innovazioni, delle quali 59 riguardavano 4 settori che le imprese europee possono offrire alla Cina. La valutazione ha analizzato quest’ultimo gruppo di innovazioni per potenziali applicazioni in Cina. L’assortimento comprende sistemi per il monitoraggio ambientale e anche strumenti d’ausilio alle decisioni che contribuiscono a modellare e/o interpretare i dati di monitoraggio. Tali strumenti d’ausilio alle decisioni sono destinati alla progettazione e al funzionamento di infrastrutture e apparecchiature. Tra le ulteriori tecnologie selezionate figurano strumenti di automazione e comunicazione che elaborano i dati prodotti dalle applicazioni di monitoraggio e di ausilio alle decisioni. Da quando sono state compilate le liste mediante reti accademiche, le tecnologie candidate riflettono prodotti sviluppati attraverso la ricerca, piuttosto che quelle prodotte dalle PMI. «Ciononostante, l’analisi ha raffrontato le prestazioni delle innovazioni idriche con grande successo, considerando la mancanza di informazioni in merito al modo in cui i prodotti sono utilizzati o vengono sviluppati in Cina», aggiunge il dott. Starkl. La selezione delle tecnologie adatte al mercato cinese specializzato effettuata nell’ambito del progetto PIANO suggerisce aree per una potenziale collaborazione tra UE e Cina in materia di ricerca e sviluppo. Il team ha proposto un’agenda strategica correlata di ricerca e innovazione. Le scoperte del progetto sono state presentate nella piattaforma Europa-Cina sull’acqua (China Europe Water Platform) e informeranno le azioni future di questo organismo. I ricercatori hanno anche compilato una lista di raccomandazioni rivolte alle imprese europee, prendendo in considerazione il mercato cinese. Il team ha concluso che il mercato cinese delle tecnologie per le risorse idriche è praticabile per le imprese europee. Si prevede che, con circa 60 tecnologie innovative da offrire a uno dei più vasti mercati mondiali, le PMI europee trarranno vantaggio dai partenariati cinesi istituiti da PIANO.

Parole chiave

PIANO, acqua, Cina, PMI, collaborazione, tecnologie idriche, innovazione, energia

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