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Hubble immortala la disintegrazione di una cometa

Il telescopio spaziale Hubble, un progetto comune dell'Agenzia spaziale europea (ESA) e della NASA, ha scattato splendide fotografie della disintegrazione di una cometa. Le immagini catturate da Hubble mostrano, nel momento della disintegrazione della cometa, un maggior numero...

Il telescopio spaziale Hubble, un progetto comune dell'Agenzia spaziale europea (ESA) e della NASA, ha scattato splendide fotografie della disintegrazione di una cometa. Le immagini catturate da Hubble mostrano, nel momento della disintegrazione della cometa, un maggior numero di particelle rispetto a quante individuate dagli osservatori localizzati sulla Terra. Si riafferma in questo modo il valore di Hubble. La cometa, 73P/Schwassmann-Wachmann 3, si sta disintegrando a causa della vicinanza al sole. Dopo essere transitata oltre la Terra il 12 maggio, supererà il sole il 7 giugno. La cometa è oggi disintegrata in più parti che si spostano seguendo un unico corso. Hubble è stato in grado di cogliere in dettaglio la disintegrazione della cometa. Alcune parti si sono staccate dal nucleo principale, suddividendosi ulteriormente. Dopo essersi staccata, la sezione B, per esempio, è stata spinta sempre più verso la coda della cometa polverizzandosi nel tragitto. Le parti di dimensioni inferiori vengono espulse più rapidamente. Un componente del team dell'ESA, Philippe Lamy del Laboratorio di astrofisica di Marsiglia (Francia), ha affermato: "Nell'osservare la cometa alla fine del 2001 eravamo giunti alla conclusione che molti piccoli frammenti diventati invisibili si fossero originati per frammentazione vista la massa mancante. Le nuove osservazioni di Hubble confermano e illustrano con bellissime immagini le nostre conclusioni del passato". Le immagini di 73P/Schwassmann-Wachmann 3 mostrano che la cometa, che orbita attorno al sole ogni cinque anni circa, potrebbe essere giunta al termine della sua esistenza, considerata la maggiore frammentazione. Le comete muoiono per varie ragioni: lacerate da correnti mareali gravitazionali, come accadde per la cometa Shoemaker-Levy 9 nel lambire il pianeta Giove nel 1992, dissolvendosi in pezzi con la rapida rotazione del nucleo, frantumandosi a causa di stress termici nell'avvicinarsi al sole o esplodendo con l'irrompere dei gas volatili racchiusi all'interno.

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