European Commission logo
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS

Article Category

Contenuto archiviato il 2023-03-02

Article available in the following languages:

Fonti prive di carbonio: la "spina dorsale" della futura tabella di marcia della politica energetica UE

Il commissario europeo per l'Energia, Andris Piebalgs, ha illustrato gli obiettivi che intende realizzare a seguito della consultazione pubblica sul Libro verde sull'energia, conclusasi domenica 24 settembre. Il commissario prevede interventi in cinque aree, tre delle quali ...

Il commissario europeo per l'Energia, Andris Piebalgs, ha illustrato gli obiettivi che intende realizzare a seguito della consultazione pubblica sul Libro verde sull'energia, conclusasi domenica 24 settembre. Il commissario prevede interventi in cinque aree, tre delle quali avranno un impatto diretto sulla ricerca europea. Durante un'audizione pubblica sul Libro verde per la politica energetica europea svoltasi a Bruxelles il 22 settembre, Piebalgs ha dichiarato: "Entro il 2050 l'UE dovrà soddisfare la maggior parte del proprio fabbisogno energetico attingendo a fonti prive di carbonio, analogamente ad altri paesi. Questa deve essere la spina dorsale della politica energetica dell'Europa". Le cinque aree politiche sono: - un riesame strategico della politica energetica dell'UE, volto a sostenere la politica energetica europea, corredato da una tabella di marcia graduale per la realizzazione di tale obiettivo; - una tabella di marcia a lungo termine per le fonti energetiche rinnovabili; - un'analisi del mercato interno dell'energia e i risultati finali dell'inchiesta settoriale sulla concorrenza nei mercati energetici; - un piano prioritario di interconnessione e infrastruttura (Priority Interconnection and Infrastructure Plan - PINC); - una comunicazione sull'uso sostenibile del carbone; - una comunicazione PINC sull'energia nucleare nell'UE conformemente a quanto richiesto dal trattato Euratom. Il commissario ha espresso la convinzione che il riscaldamento globale sia in aumento e che la politica energetica europea debba intervenire per ridurre le emissioni di carbonio dell'Europa e il loro impatto ambientale. "Dobbiamo quindi stabilire, attraverso il riesame strategico della politica energetica, obiettivi chiari e precisi a medio e lungo termine, al fine di aumentare progressivamente la percentuale di energia locale a basso contenuto di carbonio nel nostro mix energetico complessivo e poi delineare un percorso che ci permetta di raggiungere tale traguardo", ha affermato. Piebalgs ha inoltre ribadito che lo sviluppo di fonti energetiche prive di carbonio costituirebbe una grande opportunità per l'industria e la ricerca. L'Europa è già un leader mondiale nell'ambito delle tecnologie sia nucleari sia rinnovabili, ma ora gli USA sono un concorrente importante, e occorre far fronte a questa situazione. "Spesso si afferma che l'Europa, affrontando attivamente il problema del riscaldamento globale con i suoi principali concorrenti, mette a rischio la propria competitività. Dobbiamo quindi chiederci: come possiamo ribaltare la situazione volgendola a vantaggio dell'Unione europea?", ha domandato il commissario Piebalgs. Per avviare il processo, il commissario ha affermato che occorre innanzi tutto "attuare una svolta in materia di efficienza energetica". "Se dovessi individuare una priorità politica, sarebbe questa", ha aggiunto, precisando che occorre sfruttare il 20 per cento dell'efficienza energetica disponibile grazie alla tecnologia attuale, ma non valorizzato. Riguardo al medio e lungo periodo, il commissario Piebalgs ha dichiarato che sono necessari piani per sviluppare il mix energetico complessivo per il futuro, incentrati su fonti a basse emissioni di carbonio, fonti energetiche rinnovabili e sullo scambio dei diritti di emissione di carbonio. La seconda parte del discorso ha riguardato il mercato energetico europeo, che deve essere realizzato affinché sia possibile raggiungere tutti i suddetti obiettivi, ha affermato.

Articoli correlati