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Scienza e affari potranno beneficiare delle grid europee

Ricercatori del progetto EGEE-III ("Enabling Grids for e-Science") stanno velocemente avanzando una maggiore normalizzazione delle grid e ne assicurano l'applicazione commerciale. Finanziato nell'ambito dell'attività "e-Infrastrutture" del settimo programma quadro (7° PQ) dell...

Ricercatori del progetto EGEE-III ("Enabling Grids for e-Science") stanno velocemente avanzando una maggiore normalizzazione delle grid e ne assicurano l'applicazione commerciale. Finanziato nell'ambito dell'attività "e-Infrastrutture" del settimo programma quadro (7° PQ) dell'UE, EGEE-III è la continuazione dei progetti EGEE and EGEE-II, i quali hanno permesso ai ricercatori di molte regioni di collaborare e fare avanzare la scienza europea delle tecnologie dell'informazione (TI). EGEE-III, che si concluderà nel 2010, ha ricevuto un sostegno finanziario di 32 milioni di euro. Dal 2004 i ricercatori di Enabling Grids for e-Science stanno aiutando le imprese a sfruttare le tecnologie Open Source Grid sviluppate dal progetto. I partner del progetto mirano ad una migliore performance delle TI e sperano di riuscire a lanciare nuovi prodotti. Durante un recente workshop, l'EGEE-III si è unito ad alcuni membri del progetto BEINGRID ("Business Experiments in Grid") per illustrare come le imprese europee possono beneficiare delle grid, e per evidenziare il trasferimento di tecnologie intelligenti. BEINGRID è finanziato attraverso l'area tematica "Tecnologie della società dell'informazione" del sesto programma quadro (6° PQ) con ben 15,7 milioni di euro. Il consorzio, che conta 95 membri, sta conducendo 25 esperimenti commerciali pensati per l'attuazione e la diffusione delle soluzioni grid nel settore industriale. EGEE-III ha due obiettivi principali: espandere, ottimizzare e semplificare l'uso della più grande grid europea della produzione, e preparare la migrazione della grid esistente dalla fase di modello progettuale alla fase di struttura federalizzata sostenibile, basata su iniziative grid nazionali. I partner del progetto hanno detto che l'operatività continua dell'infrastruttura, il supporto per più comunità di utenti e le risorse informatiche e di dati aggiuntive, potrebbero permettere la realizzazione del primo obiettivo. "La sostenibilità dell'infrastruttura grid europea è intrinsecamente legata all'ampliamento rapido della base di utenti nell'UE-27", ha spiegato Per Öster della CSC-IT Center for Science Ltd, uno dei partner di EGEE-III. "Questo sarà raggiunto attraverso un programma efficace per la diffusione, la formazione e il trasferimento tecnologico verso il mondo degli affari." Steven Newhourse, direttore tecnico di EGEE-III, ha detto che il team è riuscito a risolvere una serie di questioni riguardanti le attività commerciali del progetto. Secondo i partner, le comunità scientifiche di EGEE hanno bisogno di software per sostenere i vari stadi del processo di applicazione, una buona notizia per le parti interessate pronte a sfruttare le opportunità offerte dall'infrastruttura grid EGEE. L'iniziativa di ricerca StratusLab sta assorbendo i risultati specifici dell'EGEE-III. Lanciato nel novembre 2008, StratusLab sta esplorando l'integrazione delle tecnologie e dei servizi cloud, inclusa la virtualizzazione in infrastrutture grid esistenti. In breve, EGEE mira allo sviluppo di un'infrastruttura grid sicura, affidabile e resistente, alla fornitura di un servizio informatico per una serie di discipline e al supporto per vari utenti del settore scientifico e industriale. Sarà fornito anche un supporto tecnico e formativo. Coordinatore del progetto EGEE-III è l'Organizzazione europea per la ricerca nucleare (CERN) in Svizzera. Tra i partner ci sono CESNET (Repubblica ceca), la Athens University of Economics and Business (Grecia), l'Istituto per i processi paralleli presso l'Accademia bulgara delle scienze (Bulgaria), il Weizmann Institute of Science (Israele), HealthGrid (Francia), l'Università di Glasgow (Regno Unito), Elsag Datamat SpA (Italia), Deutsches Klimarechenzentrum GmbH (Germania), l'Istituto di fisica nucleare di Pietroburgo (Russia) e l'Istituto d'informatica dell'Accademia slovacca delle scienze (Slovacchia).

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