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Evaluation of the side effects of Virtual Reality technology on young peoples' bodies and minds to create an innovative solution to a nascent problem

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La Realtà Virtuale aiuta a garantire la sicurezza online per i bambini

Se la rivoluzione di Internet ha dominato gli ultimi due decenni, la Realtà Virtuale (VR) dovrebbe innescare la prossima rivoluzione delle comunicazioni. Esplorando i pro e i contro della tecnologia, ZVW ha dimostrato il suo potenziale con una soluzione VR che garantisce la sicurezza online dei bambini.

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La VR, che consente l’immersione sensoriale in mondi animati in 3D, è oggi una tecnologia in rapida crescita che va oltre l’intrattenimento, in settori come la formazione e la medicina. Ma quando si tratta di bambini (un mercato target chiave), presenta molti rischi già visti nel mondo online, tra cui: cyberbullismo, pericolo dell’estraneo, uso eccessivo, preoccupazioni per la privacy e contenuti inappropriati (ad es. pornografia). Tuttavia, si sa molto poco sull’impatto della VR sul corpo, sulla cognizione e sulle relazioni sociali durante lo sviluppo del bambino. Il progetto ZVW, finanziato dall’UE, ha esplorato questi rischi (basandosi su un’indagine su oltre 70 000 giovani in Irlanda e nel Regno Unito in merito al loro comportamento digitale) per esaminare l’impatto della VR in ambienti educativi. Dimostrando il suo potenziale, il progetto ha sviluppato un insegnamento basato sulla VR ad uso dei bambini, per un uso sicuro di Internet online. Immersione, apprendimento e sicurezza Il team di ricerca di ZVW, guidato dalla dott.ssa Marina Everri, ha allestito dei gruppi di discussione e interviste con bambini delle scuole elementari, insegnanti e genitori, trovando quattro criteri chiave per un utilizzo positivo della VR in relazione a contenuti, ambiente, hardware e finalità. In primo luogo, tutti i partecipanti hanno riferito che la VR dovrebbe coinvolgere i bambini nello sviluppo di specifiche competenze adeguate all’età. I bambini hanno sottolineato che gli utenti dovrebbero controllare le loro interazioni VR, avendo la possibilità di fermarsi facilmente quando vogliono. In secondo luogo, tutte le parti interessate hanno convenuto che le scuole sono l’ambiente migliore per l’uso (con un monitoraggio adeguato) e che solo i bambini più grandi (11-12 anni) dovrebbero essere autorizzati a usarla. I genitori hanno sottolineato che la VR può sostenere le attività di collaborazione tra i bambini. In terzo luogo, tutti i partecipanti hanno concordato sul fatto che gli smartphone per i dispositivi VR montati sulla testa creavano problemi, in ragione del fatto che in alcuni paesi le politiche scolastiche vietano gli smartphone durante l’orario scolastico, in quanto rappresentano una distrazione dall’apprendimento. Forse sorprendentemente, gli alunni condividono la stessa preoccupazione. Infine, tutti hanno considerato la VR come un utile strumento educativo, ma le questioni relative ai costi sono state sollevate come potenziale preoccupazione. A causa delle limitate risorse finanziarie scolastiche, il software di alta qualità è stato considerato spesso inaccessibile. «Il trucco è capire le minacce e ridurle, comprendere le opportunità e ampliarle. I genitori erano preoccupati in merito alla dipendenza e al tempo trascorso usando la VR. Gli insegnanti temevano che l’isolamento sarebbe stato un problema. Tuttavia, entrambi i gruppi sarebbero felici che i bambini utilizzassero la VR se ci fosse una strategia di sicurezza», afferma il coordinatore del progetto Joe Kenny. I risultati dell’indagine hanno poi contribuito allo sviluppo di una lezione VR per insegnare ai bambini della scuola primaria come essere sicuri online, sperimentandola in cinque scuole primarie a Dublino, in Irlanda. Ad una classe di ogni scuola è stata fatta una lezione sul cyberbullismo dal punto di vista dell’autore del reato, della vittima e dello spettatore. Lo studio ha dimostrato che il livello di empatia dei bambini, valutato prima e dopo l’esperimento, è aumentato. «Questi risultati suggeriscono che la tecnologia per i programmi che promuovono relazioni positive e abilità socio-emozionali come l’empatia potrebbe aiutare a ridurre l’onere sanitario e di assistenza sociale in Europa», dice Kenny. Coltivare la fiducia dei cittadini digitali Con i risultati che contribuiscono alla strategia dell’UE finalizzata a un migliore Internet per i nostri bambini, il team ZVW sta attualmente lavorando per perfezionare il prodotto VR per la sicurezza su Internet. Una volta assicurati ulteriori investimenti, sarà lanciato (previsto per settembre 2020) e sarà destinato alle scuole elementari europee. A lungo termine, i ricercatori possono estendere i contenuti ad aree quali l’educazione relazionale e sessuale come parte di un curriculum sociale, personale e sanitario, o la formazione per la sicurezza sul lavoro.

Parole chiave

ZVW, Realtà Virtuale, bambini, educazione, sicurezza online, cuffie, Internet, rischio, cyberbullismo, empatia, Internet

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