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A system view on the differential activities of human type I interferons

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Attivare le risposte cellulari per aumentare l'immunità

Gli interferoni di tipo I sono proteine rilasciate dai linfociti in risposta ad agenti patogeni o cellule tumorali, e favoriscono la comunicazione tra le cellule e quindi l'attivazione delle difese del sistema immunitario.

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Gli interferoni (IFN) di tipo I formano una rete di immunocitochine, piccole molecole proteiche per la segnalazione tra le cellule che attivano varie risposte biologiche tramite un singolo recettore superficiale cellulare; questi recettori sono costituiti dalle unità secondarie IFNAR1 e IFNAR2. Il progetto IFNACTION ("A system view on the differential activities of human type I interferons") sta adottando un approccio biologico ai sistemi per cercare di individuare le dinamiche cellulari e molecolari da cui dipende la trasformazione del meccanismo dei recettori in risposte cellulari; Il team sta conducendo gli studi con un approccio metodologico che unisce analisi genetiche, biofisiche e biochimiche dei segnali emessi. La ricerca mostra che nel legame di un membro differente della famiglia di IFN, i segnali differenziali attivati corrispondono a differenti dinamiche conformazionali e di interazione dei recettori; i ricercatori del progetto IFNACTION ora sono impegnati a scoprire gli effetti di questa interazione sulla membrana plasmatica cellulare e sui segnali che giungono convertiti alla cellula, che quindi produce la relativa risposta. A sostegno di questo approccio, i partner del progetto stanno ideando e creando mutanti IFN con risposte cellulari differenziali e una resistenza ottimizzata per applicazioni mediche, il cui potenziale è particolarmente interessante per lo sviluppo di vaccini anticancro. Con il progetto IFNACTION, inoltre, si intende analizzare la rete di interazioni tra proteine da cui dipende la trasduzione del segnale, per acquisire maggiori conoscenze sulle sequenze di segnalazione. Verranno eseguite analisi approfondite dei livelli di trascrizione dei geni, i cui risultati saranno utilizzati per la correlazione alle risposte cellulari, mentre per i test di convalida dei modelli proposti si abbineranno studi teorici a studi sperimentali.

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