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Non-thermal production of pure hydrogen from biomass

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I batteri trasformano i prodotti ortofrutticoli per la produzione di idrogeno

Alcuni scienziati finanziati dall'UE hanno alimentato i batteri con resti vegetali, recuperando il gas idrogeno (H2) prodotto in seguito alla digestione. L'utilizzo di questa fonte naturale di gas idrogeno potrebbe avere un impatto importante sull'economia futura basata sui combustibili a idrogeno.

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Il termine "economia all'idrogeno" ha circolato per più di 40 anni dalla prima proposta ufficiale del concetto di economia basata sull'energia all'idrogeno. Finora, sebbene molto acclamato e oggetto di vaste ricerche, l'idrogeno non è stato in grado di sostituire i combustibili fossili come fonte di elettricità. Uno degli ostacoli principali è rappresentato dallo sviluppo di metodi efficienti ed economici per la produzione dei livelli di H2 necessari per le applicazioni basate sui combustibili. Nella sua forma naturale, l'idrogeno esiste come parte di altre molecole, come ad esempio l'acqua e gli idrocarburi (come accade nei combustibili fossili). Allo scopo di sviluppare un'economia all'idrogeno a partire dalla quale poter produrre elettricità, è necessario dapprima ricercare, a livello mondiale, metodi migliori per ottenere questa sostanza. Gli scienziati europei hanno utilizzato la capacità naturale dei batteri di produrre idrogeno in seguito ai processi metabolici. Grazie ai finanziamenti dell'UE stanziati per il progetto Hyvolution ("Non-thermal production of pure hydrogen from biomass"), gli sperimentatori hanno sviluppato un reattore di fermentazione a due fasi in cui i batteri "alimentati" con la biomassa hanno prodotto importanti quantità di idrogeno. Sebbene il processo Hyvolution abbia rilasciato anidride carbonica (CO2) come sottoprodotto, questo meccanismo è stato considerato neutrale sul piano delle emissioni di carbonio. Gli alberi e le piante assorbono CO2 dall'atmosfera e la rilasciano dopo averla assimilata, creando un ciclo di CO2 che non modifica i livelli di questa sostanza nell'atmosfera. D'altro canto, la combustione dei combustibili fossili rilascia nell'atmosfera la CO2 che è stata sequestrata per milioni di anni, imponendo al pianeta un enorme fardello. La tecnologia sviluppata nell'ambito del progetto Hyvolution potrebbe giusto fornire una soluzione ad un altro problema associato all'economia all'idrogeno, ovvero quello relativo all'immagazzinamento e al trasporto. Gli scienziati hanno progettato il prototipo di pianta con unità caratterizzate da un'elevata efficienza e basate su una produzione su piccola scala che potrebbero persino rendere possibile la presenza, in futuro, di reattori in ambienti domestici.

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