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Metastatic tumours facilitated by hypoxic tumour micro-environments

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L’ipossia come obiettivo per curare il cancro

Riuscire a comprendere in che modo avviene la diffusione dei tumori e l’insorgenza delle metastasi è un problema fondamentale per la terapia oncologica. Un grande consorzio di scienziati europei ha concentrato la sua attenzione sull’ipossia.

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I tumori cancerosi sono caratterizzati da aree con livelli di ossigeno inferiori rispetto ai tessuti normali, un fenomeno chiamato ipossia. Evidenze crescenti indicano che l’ipossia può influire negativamente sul risultato della radioterapia e della chemioterapia, riducendo la sensibilità, ostacolando l’accesso dei medicinali o inducendo tolleranza. Per sopravvivere in condizioni ambientali sfavorevoli, inoltre, le cellule cancerose attivano meccanismi regolatori protettivi, tra cui la capacità di migrare in altre aree del corpo. Sulla base di queste ipotesi, il progetto METOXIA (“Metastatic tumours facilitated by hypoxic tumour micro-environments”), finanziato dall’UE, ha studiato i meccanismi molecolari che si trovano alla base delle metastasi create dall’ipossia, con lo scopo di identificare piccole molecole che riducano le metastasi e migliorino le prospettive per i pazienti. Il team METOXIA si è dedicato in particolare all’identificazione dell’effetto del fattore che induce l’ipossia (Hypoxia inducing factor, HIF) e del Notch su varie funzioni cellulari essenziali, tra cui il metabolismo e l’angiogenesi. Gli inibitori della proteina dell’anidrasi carbonica IX attivata dall’HIF hanno ridotto il potenziale metastatico dei tumori sperimentali e ne hanno accresciuto la sensibilità alla terapia. Tra gli altri possibili obiettivi attivati dall’ipossia vi sono le proteine implicate nella regolazione del pH, nel metabolismo e nella crescita cellulare. Gli scienziati hanno dimostrato che le variazioni dell’ossigenazione dei tumori tra ipossia profonda e più moderata influenzano le metastasi e la risposta alla terapia, ottenendo informazioni che eserciteranno un impatto significativo sulle future attività di ricerca e sullo studio delle nuove terapie oncologiche. Un risultato importante ottenuto dal consorzio METOXIA è stato l’elenco dei geni legati all’ipossia che dovrebbe consentire di prevedere l’efficacia dell’intervento ipossico. Durante il test condotto con un grande studio randomizzato di fase III, questa firma genetica dell’ipossia ha permesso di identificare i pazienti oncologici che avrebbero potuto essere sensibili alla radioterapia. I partner del progetto METOXIA hanno brevettato i composti inibitori generati e prevedono di eseguirne lo screening durante test clinici in un prossimo futuro, oltre ad aver fondato una società per l’ulteriore sviluppo degli inibitori brevettati. Le attività svolte dal team METOXIA hanno fornito informazioni di base su vari meccanismi attivati dall’ipossia tumorale che potrebbero portare a nuovi obiettivi anti-cancro e a nuove strategie di trattamento.

Parole chiave

Ipossia, tumore canceroso, metastasi, radioterapia, Notch, inibitore, anidrasi carbonica IX

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