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Modern approaches for career development in small-grain cereal breeding

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Coltivare un frumento più resistente

Nell'ambito del progetto CAREBREED, è stato organizzato un programma di formazione esclusivo sugli utilizzi di tecnologie basate su marker molecolari e fenotipizzazione. I progressi in tale area riguarderanno i metodi di fertilizzazione dei cereali a piccoli grani mediante la caratterizzazione dei patrimoni genetici unici del frumento.

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Il progetto CAREBREED ("Modern approaches for career development in small-grain cereal breeding") ha approfondito i risultati di ricerca raggiunti in passato, analizzando più da vicino le principali regioni del genoma del grano. Questa linea di indagine, basata sull'identificazione del raccolto e di altri importanti tratti agronomici, è sostenuta dall'utilizzo di marker molecolari, dall'analisi dei loci dei tratti quantitativi (QTL) e dalla genetica di associazione. Gli scienziati hanno utilizzato una gamma di studi sperimentali indirizzati ad alcuni gruppi di QTL per il raccolto e ai tratti correlati, riuscendo a identificare il numero prefissato di linee quasi isogeniche (NIL) QTL± per la maggior parte dei marker e, nello specifico, le linee 58 QTL++ e 71 QTL-- in 14 loci. Nel complesso, sono state caratterizzate dal punto di vista fenotipico 83 NIL in condizioni ottimali e ciò ha reso possibile la misurazione di vari tratti per i quali si prevede un'associazione con i QTL e con i semi raccolti per i lavori futuri. Per confermare la conservazione della regione QTL di NIL specifiche e confrontare la coerenza dell'espressione dei loci dei tratti quantitativi tra diversi ambienti (stress), gli sperimentatori hanno provveduto a misurare i tratti di produttività in una serie di 58 linee quasi isogeniche. Il rendimento identificato in precedenza monitorava in modo costante l'indice di raccolto nei trattamenti relativi al controllo, alla siccità e all'ozono. Un altro importante risultato raggiunto nel corso del progetto consisteva nell'identificazione di due nuovi loci che potrebbero rivelarsi utili per la fertilizzazione dei futuri genotipi del grano e per l'ottenimento di una tolleranza combinata alla siccità e allo stress da ozono. L'iniziativa, che ha contribuito al rafforzamento di un'importante agenda scientifica europea, determina una migliore comprensione delle modalità di regolazione del rendimento dei germi di grano in vari ambienti. Tale traguardo rappresenta un passo avanti fondamentale verso l'aumento della produzione sostenibile del grano in ambienti variabili e della sicurezza alimentare in condizioni climatiche mutevoli.

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