Nuovi sensori aumentano le prestazioni degli aeromobili
Entro il 2020, è previsto un drastico abbattimento dei costi dei carburanti e un aumento generalizzato dell'efficienza degli aeroplani. Sistemi ottimizzati per il controllo microfluidico garantirebbero decolli e distanze di atterraggio ridotti limitando, in tal modo, i costi associati e l'inquinamento acustico. Il progetto FLOWSENSYS ("Flow sensor system for the separation detection at low speed in view of flight"), finanziato dall'UE, mirava a sviluppare un sistema di sensori in grado di monitorare la separazione dei flussi a basse velocità. Questa tecnologia garantirebbe un controllo attivo del flusso (AFC) ad anello chiuso delle alette del bordo di uscita. Nella prima fase del progetto, sono stati analizzati i sensori disponibili e selezionati gli esemplari più adatti a tali utilizzi. Allo stesso tempo, è stato ideato il layout di una rete di sensori da installare nel nuovo aeroplano. Successivamente, per confrontare il livello di sensibilità dei dispositivi in circolazione, sono stati condotti alcuni test con e senza separazione dei flussi in seguito ai quali i sensori più promettenti sono stati sottoposti a ulteriori prove nel tunnel del vento. Gli esperti hanno quindi creato un modello di ali realistico (a freccia e a cono) allo scopo di testare i sensori in condizioni concrete. Nell'ambito dell'iniziativa FLOWSENSYS, è stata dimostrata la capacità dei sensori a film caldo sulla superficie a punti microscopici degli Airbus di rilevare in modo accurato lo stato del flusso in un sistema microfluidico. Questa tecnologia è ora pronta a essere integrata in progetti di ricerca europei di più ampio respiro nel settore aeronautico.
Parole chiave
Microfluidica, sensore, aeromobile, controllo attivo del flusso, alette del bordo di uscita, sensori a film caldo sulla superficie a punti microscopici degli Airbus
