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Contenuto archiviato il 2023-03-09

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L'aggressione è considerata normale tra i bambini esposti a violenza

Un team internazionale di ricercatori ha condotto una nuova ricerca che dimostra come più i bambini sono esposti alla violenza, più pensano che sia normale. Questo studio, pubblicato sulla rivista Social Psychological and Personality Science, ha anche scoperto che oltre a tale...

Un team internazionale di ricercatori ha condotto una nuova ricerca che dimostra come più i bambini sono esposti alla violenza, più pensano che sia normale. Questo studio, pubblicato sulla rivista Social Psychological and Personality Science, ha anche scoperto che oltre a tale normalizzazione, i bambini che trovano normale un comportamento violento hanno maggiori probabilità di diventare essi stessi violenti. Il team di ricercatori provenienti da Germania, Paesi Bassi, Spagna e Stati Uniti, è arrivato a queste conclusioni dopo aver svolto dei questionari con 777 bambini spagnoli di età compresa tra gli 8 e i 12 anni. Ai bambini è stato chiesto di riempire due questionari a sei mesi di distanza l'uno dall'altro sull'esposizione alla violenza: questo ha permesso ai ricercatori di osservare se sei mesi dopo essere stati testimoni o vittime di violenza, i livelli di aggressione fossero aumentati o diminuiti. I risultati rivelano che i bambini che hanno risposto di essere stati testimoni di violenza nel primo questionario erano diventati più aggressivi al momento del secondo questionario. Questo mostra un effetto ritardato: più tempo passava dal momento in cui avevano assistito a un episodio di violenza, più i bambini diventavano violenti. Gli stessi risultati sono stati osservati nelle vittime di violenza. I bambini che erano stati vittimizzati durante la prima fase dello studio avevano maggiori probabilità di essere aggressivi sei mesi più tardi. Molti studi precedenti hanno descritto come i bambini esposti a violenza tendono a credere che questo sia un modo accettabile di risolvere i conflitti con gli altri e che sia una maniera efficace per ottenere quello che si vuole. Questa ricerca è diversa perché è la prima a studiare se le credenze normative riguardo l'aggressione influenzano il legame tra l'esposizione alla violenza in diversi contesti come la casa, la scuola, il quartiere o la TV, e l'aggressività futura. "L'esposizione alla violenza può aumentare l'aggressività a prescindere dal fatto che si verifichi a casa, a scuola o nel mondo virtuale della TV e a prescindere dal fatto che la persona sia un testimone o una vittima," dice Izakun Orue dell'Università di Deusto in Spagna, ricercatore principale del progetto. "Le persone esposte a grandi quantità di violenza arrivano a credere che l'aggressione sia la maniera normale di risolvere conflitti e ottenere quello che si vuole nella vita. Queste credenze abbassano le loro inibizioni nei confronti dell'aggressione verso gli altri." I bambini sono stati scelti in scuole selezionate a caso a Biscay, in Spagna. I risultati hanno dimostrato inoltre che variabili come il tipo di scuola (pubblica o privata), la classe sociale o il sesso avevano scarsi effetti sui risultati. Le implicazioni di questo studio sono che i bambini vittime di violenza hanno grandi probabilità di diventare in seguito perpetratori di violenza e, per coloro che sono testimoni di violenza da piccoli, è anche probabile un conseguente comportamento aggressivo a prescindere dal fatto che abbiano assistito a tale violenza a casa, a scuola, nel quartiere o attraverso i media. I ricercatori concludono che quando l'aggressione è vista come un comportamento normale, le inibizioni verso il comportarsi in maniera aggressiva si riducono. Una possibile direzione futura per la ricerca di intervento è il contrastare tali credenze normative sull'aggressione. Insegnando ai bambini che l'aggressione non è normale o accettabile, il messaggio che la violenza non è mai la soluzione giusta sarà passato attraverso diverse generazioni.Per maggiori informazioni, visitare: Università di Deusto, Spagna: http://www.deusto.es/ Social Psychological and Personality Science http://spp.sagepub.com/

Paesi

Germania, Spagna, Paesi Bassi, Stati Uniti