Quali sono le informazioni delle etichette alimentari che attirano maggiormente l'attenzione dei consumatori?
L'iniziativa, intitolata FOODLABELS, è stata incentrata sulla conduzione di un sondaggio rivolto a 500 consumatori scelti in base al luogo e all'età e basato sulle abitudini relative all'utilizzo delle etichette alimentari. In una domanda si richiedeva, ad esempio, di indicare l'etichetta "migliore" e l'etichetta "peggiore" in cui si fossero mai imbattuti gli utenti. La classifica si basava sui sette attributi più apprezzati, ovvero l'eventuale origine biologica del prodotto, la denominazione di origine, la distanza percorsa fino alla destinazione finale, le informazioni nutrizionali, l'eventuale provenienza locale del cibo, il benessere degli animali e, infine, l'impronta di carbonio. Dai risultati sono emersi i comportamenti, gli stili di vita, i valori etici e ambientali e le abitudini alimentari dei consumatori. Ad esempio, si è scoperto che il 90 % di essi ritiene che la produzione alimentare debba basarsi su prassi in grado di garantire il benessere degli animali. Un numero altrettanto cospicuo sostiene la necessità di imballare gli alimenti utilizzando materiali biologici, mentre oltre il 70 % degli intervistati tende a confrontare le etichette alimentari prima di acquistare i prodotti. Dalle risposte alla domanda sull'etichetta migliore/peggiore è emerso che gli aspetti più apprezzati dai consumatori consistevano nella denominazione di origine, nella provenienza biologica dei prodotti e nel contenuto nutrizionale. Inoltre, per scoprire fino a che punto i consumatori fossero disposti a pagare per l'acquisto di generi alimentari, nel corso dell'iniziativa FOODLABELS è stata indetta un'asta sperimentale che ha visto la partecipazione di 145 individui. I risultati hanno rivelato che gli acquirenti erano maggiormente disposti a pagare per i prodotti con le etichette più apprezzate. I ricercatori hanno infine scoperto che i consumatori più affamati al momento degli acquisti erano anche più propensi a comperare generi alimentari e che, in generale, gli acquirenti erano disposti a pagare di più per i prodotti con l'etichetta migliore anche da sazi. I risultati ottenuti registrano importanti implicazioni per aziende e rivenditori nel settore alimentare suggerendo la pianificazione di campagne pubblicitarie in televisione e di promozioni basate su assaggi gratuiti nei punti vendita prima del pranzo o della cena. La ricerca ha infatti rivelato che questi due momenti della giornata rappresentano le occasioni in cui i consumatori sono più propensi ad assaggiare e ad acquistare nuovi prodotti.
Parole chiave
Consumatori, etichette alimentari, biologico, denominazione di origine, informazioni nutrizionali, benessere degli animali, impronta di carbonio, abitudini alimentari