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The Global-Local Nexus of Armed Conflicts: The interlinkages between resource-fuelled armed conflicts and the EU’s raw materials supply

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Petrolio e diamanti: mantenere la legalità del commercio europeo di risorse naturali

Le risorse naturali o le cosiddette risorse destinate al finanziamento dei conflitti, come i diamanti, estratte illegalmente vengono spesso esportate nei mercati globali ed entrano nella catena di approvvigionamento in tutto il mondo. Le conseguenze di questo commercio a livello politico, sociale e ambientale impongono all’UE di trovare delle soluzioni per limitare questo traffico illecito.

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La risposta politica dell’UE ai casi di risorse destinate al finanziamento dei conflitti si è prevalentemente tradotta in misure restrittive. Recentemente, si è registrata la tendenza di ricorrere a misure di dovuta diligenza della catena di approvvigionamento che obbligano gli importatori a garantire che le risorse naturali da loro utilizzate siano conformi a determinati standard minimi in materia sociale e ambientale. Per l’UE, la sfida consiste nell’adattare queste misure al proprio approccio di comprensione dei conflitti per gestire le situazioni di crisi. Con ciò si intende che qualsiasi intervento deve tener conto del contesto, al fine di garantire che migliori, invece di aggravare ulteriormente, le relative circostanze. Come riconosciuto in recenti documenti politici dell’UE, infatti, le misure, se non sono sensibili alle situazioni di conflitto, hanno il potenziale di inasprire i conflitti e l’instabilità. Per affrontare questo problema, il progetto GLONEXACO, finanziato dall’UE, «ha risposto a tre domande di ricerca correlate che prendevano in esame sia il contesto globale in cui vengono adottate queste misure, sia il modo in cui sono in grado di influenzare le dinamiche su piccola scala dei conflitti armati», afferma Martijn Vlaskamp, ricercatore principale del progetto, assegnista di borsa di studio globale Marie Skłodowska-Curie. «Queste domande rappresentano una risposta immediata all’appello della Commissione europea per migliorare la trasparenza nell’intera catena di approvvigionamento e, insieme ai principali partner commerciali, affrontano i casi in cui i proventi delle industrie che estraggono materie prime finanziano guerre o conflitti interni». La prima domanda ha analizzato il modo in cui le dinamiche del commercio globale di risorse naturali influenzano le dinamiche su piccola scala dei conflitti armati. La seconda ha esaminato la misura in cui le dinamiche su piccola scala dei conflitti armati incidono sul commercio globale di risorse naturali. La terza domanda, di carattere più ampio, riguardava il modo in cui l’UE può influire su questi due tipi di dinamiche al fine di ridimensionare il commercio di risorse naturali che finanzia i conflitti armati, senza danneggiare la propria posizione concorrenziale. Riconciliare le dinamiche su piccola scala delle guerre civili e le dinamiche locali del commercio di risorse naturali Secondo le conclusioni tratte da GLONEXACO, quando si elaborano misure politiche volte a contrastare le risorse destinate al finanziamento dei conflitti vi sono diverse questioni da prendere in considerazione: la rilevanza di queste risorse rispetto alle dinamiche di conflitto, quanto queste misure possano essere efficaci ed efficienti, quali impatti (imprevisti) possano avere sul campo e il loro livello di sostenibilità. Nel complesso, i risultati suggeriscono che è meglio astenersi dall’impiegare sistemi obbligatori di dovuta diligenza della catena di approvvigionamento molto complessi, optando piuttosto per sistemi su base volontaria caratterizzati da linee guida definite rigorosamente. In tal modo, è possibile evitare alcuni degli effetti quasi sanzionatori causati dalle misure obbligatorie. Queste linee guida non dovrebbero limitarsi alla natura priva di conflitti dei prodotti di base, ma avvalersi di un approccio più olistico che comprenda anche altri criteri sociali e ambientali. Combinando tutti questi criteri in un certificato unico, è possibile ridurre i costi che i produttori devono sostenere per mantenere un sistema di certificazione. Per incentivarne l’uso, l’UE e altre istituzioni europee dovrebbero renderli obbligatori nelle gare d’appalto pubbliche. Nell’UE, il settore pubblico spende circa il 50 % del PIL e le sue decisioni di consumo esercitano un forte impatto sul comportamento dei produttori. «GLONEXACO ha individuato diversi fattori da tenere in considerazione per garantire che qualsiasi tipo di politica dell’UE per contrastare le risorse destinate al finanziamento dei conflitti non provochi più danni che benefici», conclude Vlaskamp. «I risultati sostengono l’istituzione di sistemi che consentano ai cittadini europei di comprare, in buona fede, prodotti che non finanzino indirettamente feroci signori della guerra».

Parole chiave

GLONEXACO, commercio di risorse naturali, conflitti armati, risorse destinate al finanziamento dei conflitti, catena di approvvigionamento, dovuta diligenza

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