European Commission logo
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS

Application of combined gene and cell therapy within an implantable therapeutic device for the treatment of severe hemophilia A

Article Category

Article available in the following languages:

Terapia curativa a base cellulare per l’emofilia A

L’attuale trattamento per l’emofilia A è l’infusione per tutta la vita di un fattore di coagulazione del sangue tre volte alla settimana direttamente nella vena del paziente. HemAcure, un progetto finanziato dall’UE, è sul punto di rimpiazzare questo trattamento scomodo e molto costoso con la terapia genica.

Salute icon Salute

Le persone con emofilia A hanno un deficit del fattore VIII (FVIII) della coagulazione, che causa un maggiore sanguinamento. Oltre a essere potenzialmente letale, è possibile che si verifichino anche danni alle articolazioni quando le emorragie non vengono curate. HemAcure mirava a sviluppare una cura innovativa che prevede la sostituzione del fattore di coagulazione del sangue mancante mediante la terapia genica. Per questo, la dimostrazione delle prestazioni del prodotto e lo sviluppo di un processo di produzione in linea con gli standard delle norme di buona fabbricazione (NBF) erano vitali. «C’erano due obiettivi principali», schematizzano il coordinatore della ricerca, il dott. Joris Braspenning e la dott.ssa Anne von Thun, funzionario di collegamento dell’UE all’Ospedale Universitario di Würzburg e coordinatrice del progetto, «fornire dati preclinici a dimostrazione della prova di concetto per una terapia curativa cellulare e genica per l’emofilia A, e lo sviluppo di un processo di produzione conforme alle NBF». Cell Pouch™: prodotti dei fattori della coagulazione funzionanti Le cellule endoteliali sane prodotte dal sangue (BOEC) normalmente producono FVIII di coagulazione. Per i pazienti con emofilia A, la lunga e tortuosa strada verso la produzione di fattori di coagulazione del tutto funzionanti inizia con l’isolamento di queste cellule del sangue. Il gene necessario viene quindi inserito per produrre il fattore di coagulazione mancante o non funzionante. Come sottolinea il dott. Braspenning, «le cellule vengono poi espanse in un bioreattore scalabile senza il quale non avremmo il numero di cellule necessario per ottenere livelli rilevanti di FVIII dal punto di vista terapeutico. «Le cellule espanse vengono poi trapiantate in un innovativo dispositivo, il Cell Pouch™, sviluppato da Sernova, società operante nel settore delle scienze biologiche.» «Visto che il dispositivo a forma di tasca si collega al flusso sanguigno del paziente, c’è un rilascio continuo di FVIII pienamente funzionante per la coagulazione del sangue», spiega. Garantire sicurezza e qualità L’intera procedura è stata testata nel rispetto delle attuali regole NBF per garantire che il medicinale per terapie avanzate si attenga ai requisiti delle autorità europee. Dopo l’espansione su larga scala, i ricercatori hanno analizzato le cellule per garantire la loro sicurezza in diversi dosaggi cellulari. Le cellule corrette geneticamente sono state anche testate al fine di verificare la loro efficienza nella produzione di FVIII. Usando il modello murino per l’emofilia A, sono stati misurati i livelli di FVIII provenienti dalle BOEC trapiantate nel flusso sanguigno dei topi per diverse settimane. I dati dell’immunofluorescenza hanno confermato che il tessuto della tasca aveva vasi sanguigni. Barriere infrante e sfide vinte La produzione di cellule sufficienti per i test necessari ha comportato molte sfide tecniche. Il bioreattore Cell Culture System ha degli «anelli» speciali per la coltura delle cellule che si attaccano alla zona di crescita. Le cellule endoteliali come le BOEC necessitano di una matrice su cui crescere, generalmente collagene. Senza questo rivestimento, le cellule in generale crescono lentamente o persino smettono del tutto di crescere. Anche se si sono potute identificare le condizioni per consentire alle cellule di attaccarsi e iniziare la crescita cellulare, non è stato possibile rimuovere in maniera efficace le cellule espanse dagli anelli rivestiti dalla matrice. Questo ha impedito l’impiego del bioreattore per l’espansione delle cellule su larga scala. «La soluzione adottata è stata quella di generare abbastanza cellule per effettuare i nostri studi; abbiamo quindi adoperato delle tecniche standard manuali di coltura cellulare», spiega il dott. Braspenning. Il futuro per la terapia genica e quella rigenerativa I membri del consorzio stanno valutando di fare domanda per ulteriori finanziamenti nazionali e dell’UE per completare i necessari dati preclinici su sicurezza ed efficacia. L’obiettivo è quello di iniziare dei test clinici sull’uomo in futuri progetti correlati. Sernova sta sviluppando la tecnologia Cell Pouch™ per la commercializzazione con cellule terapeutiche in molteplici indicazioni. Ampliando la portata della piattaforma Cell Pouch™, il dispositivo potrebbe essere usato per trattare altre malattie dove mancano fattori proteici, come ad esempio il diabete e le malattie della tiroide.

Parole chiave

HemAcure, fattore di coagulazione, gene, emofilia, VIII (FVIII) fattore, Cell Pouch™, cellule endoteliali prodotte dal sangue (BOEC)

Scopri altri articoli nello stesso settore di applicazione