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Global biodiversity of arbuscular mycorrhizal fungi: taxonomic and functional patterns

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Diversità globale dei funghi simbiotici

Alcuni microbiologi hanno studiato i funghi simbiotici del suolo trovati sulle radici di alcune specie di piante infestanti. I metodi molecolari utilizzati hanno fornito una migliore comprensione del ruolo di tali microorganismi come partner essenziali per la maggior parte delle piante negli habitat naturali e creati dall'uomo.

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Il progetto Globam ("Global biodiversity of arbuscular mycorrhizal fungi: taxonomic and functional patterns"), finanziato dall'UE, ha utilizzato tecnologie molecolari per determinare la distribuzione dei glomeromiceti nelle radici delle piante. I glomeromiceti sono un gruppo di funghi che formano associazioni micorriziche arbuscolari (AM) all'interno delle radici delle piante. I funghi ricevono carboidrati dai loro ospiti e funzionano come un sistema esteso di radici, migliorando così sensibilmente l'assorbimento di minerali da parte delle radici delle piante. I partner di progetto hanno raccolto campioni da centri di biodiversità in tutto il mondo e li hanno utilizzati per creare un database globale. I luoghi di campionamento comprendevano il deserto del Negev in Israele, foreste tropicali e temperate, savane ed ecosistemi nelle macchie del Sudafrica. I ricercatori hanno inoltre studiato la diversità dei glomeromiceti in una foresta boreale dell'Estonia, un ecosistema già compreso a fondo. I dati mostravano che tutti i siti sul campo fornivano nuove specie di glomeromiceti, aumentando così in modo significativo la conoscenza da parte degli scienziati della diversità globale dei funghi. La diversità dei glomeromiceti è stata accertata anche nelle radici di specie infestanti di palma nell'habitat nativo in Cina e nelle zone d'infestazione in Svizzera e in località sperimentali in tutta l'Europa. I risultati hanno anche dimostrato che gli organismi residenti nel suolo come i glomeromiceti evidenziano pattern di distribuzione biogeografica. Per tale motivo, il trasporto con le piante in vaso del terreno, delle radici e degli inoculi (biofertilizzanti) può contribuire a diffondere tali funghi con impatto ignoto sulla diversità locale degli organismi del suolo. Il database dei glomeromiceti, noto come MaarjAM, ha riunito le sequenze di DNA pubblicate e le informazioni relative agli habitat e alle piante ospiti, cosa che ha facilitato il confronto degli studi di caso (vedere http://maarjam.botany.ut.ee). I partner del progetto hanno rilevato che la maggioranza dei glomeromiceti erano delimitati per zona climatica e continente, e che i funghi con la più vasta gamma di ospiti sembravano essere i più ampiamente diffusi. Le specie di palma infestanti erano per la maggior parte associate a specie fungine dall'habitat generalista invece che a quelle che occupano una nicchia altamente specializzata nell'ecosistema. I ricercatori hanno anche utilizzato la più recente tecnologia di sequenziazione del DNA per studiare comunità di glomeromiceti in un sito già studiato a fondo, in una foresta boreale in Estonia. Il risultato è stato una quantità molto maggiore di dati e un significativo aumento nella diversità rilevata per i funghi AM. Ulteriori studi riguardanti l'effetto degli inoculi di suolo da foreste gestite diversamente e da un campo arabile hanno indicato che la crescita delle piante dipendeva dall'origine dei funghi nell'inoculo di terreno. Il numero di specie fungine che colonizzano le radici di differenti specie di piante era differente dopo l'applicazione degli stessi inoculi micotici. Questo risultato supporta quanto scoperto sulle condizioni del campo, che indicano selettività tra pianta e fungo nelle associazioni AM all'interno delle radici delle piante. Il successo del progetto Globam contribuirà alla protezione degli ecosistemi europei aumentando la comprensione, da parte degli scienziati, del ruolo degli organismi simbiotici nelle infestazioni di piante. Ciò aiuterà inoltre ad assicurare la sicurezza a lungo termine della biodiversità unica dell'Europa.

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