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SPECIAL SHOES MOVEMENT

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La scarpa si adatta ai diabetici

Una modellizzazione di calzature high-tech potrebbe offrire potenzialmente benessere a milioni di diabetici che soffrono di problemi agli arti inferiori.

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Il diabete è una malattia potenzialmente debilitante che, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, è destinata a interessare 334 milioni di persone entro il 2030. Il piede diabetico rappresenta una delle sue più frequenti complicazioni, che può comportare l'amputazione di parte del piede stesso. Nell'intento di aiutare le persone che soffrono, il progetto Sshoes ("Special shoes movement"), finanziato dall'UE, ha sostenuto lo sviluppo e la produzione di calzature e solette interne per i pazienti affetti dal piede diabetico. Il progetto ha definito per l'industria calzaturiera nuovi sistemi industriali basati su strumenti di scansione tridimensionale (3D), design progressivo e personalizzazione. Ha integrato flessibili tecnologie di produzione, con conseguenti migliorie in termini di funzionalità, comfort, salute e prestazioni, oltre alla creazione di modelli basati sull'anatomia, con particolare riguardo alla biomeccanica dell'arto inferiore. Inoltre, i prodotti sono stati concepiti in modo da essere ecocompatibili e da favorire una produzione sostenibile. In termini più tecnici, il processo di progettazione ha integrato in sé algoritmi di software avanzati basati su reti neurali artificiali, al fine di elaborare enormi quantità di dati raccolti e produrre calzature personalizzate. Questo approccio high-tech si avvale di avanzati strumenti di progettazione assistita da elaboratore elettronico (CAD - computer-aided design) e valori forniti da un accelerometro, per misurare i livelli di attività del passo, la deformazione del piede e altri parametri, allo scopo di creare il non plus ultra della scarpa. Sono stati presi in considerazione anche lo stile e la moda, nonché i materiali più appropriati per le solette interne e le suole esterne. Il nuovo prototipo di scarpa sarebbe anche in grado di misurare i punti di pressione, la temperatura e l'umidità all'interno della scarpa stessa, oltre a valutare il movimento del piede. Il processo ha comportato essenzialmente l'impiego di una sofisticata apparecchiatura di scansione 3D per il piede, attraverso l'utilizzo di varie fotocamere, un software avanzato e due robot industriali. La tecnologia non prospetta la possibilità di offrire sollievo a milioni di diabetici, ma anche di far progredire il settore calzaturiero in generale, ad esempio con applicazioni correlate alle scarpe da lavoro o a scarpe di moda più confortevoli. È possibile che infine l'umile scarpa venga reinventata.

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