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Contenuto archiviato il 2023-03-02

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Il concerto dei vulcani

Alcuni scienziati hanno scoperto in Italia un sistema per ascoltare i rumori prodotti dai vulcani attivi e utilizzare tali informazioni per prevedere le eruzioni. La lettura dei dati sismici relativi ai vulcani viene trasformata in musica, un processo noto con il nome di "so...

Alcuni scienziati hanno scoperto in Italia un sistema per ascoltare i rumori prodotti dai vulcani attivi e utilizzare tali informazioni per prevedere le eruzioni. La lettura dei dati sismici relativi ai vulcani viene trasformata in musica, un processo noto con il nome di "sonificazione". Non è chiaro se i vulcani abbiano un talento simile a quello di Tom Jones, per esempio, ma il risultato potrebbe essere chiamato "musica". L'orecchio umano è molto attento ai modelli e se dai dati emergessero modelli coerenti, i ricercatori potrebbero, a partire da rappresentazioni udibili, individuarli facilmente. "L'orecchio umano è un dispositivo logaritmico. È molto più sensibile dell'occhio umano", ha dichiarato il prof. Roberto Barbera, fisico dell'Università di Catania. "Riusciamo a capire cose che altrimenti ci sfuggirebbero", ha affermato in un'intervista rilasciata al "New Scientist". Sarebbe possibile estrapolare facilmente i modelli anche se persi in una valanga di dati. I ricercatori dell'équipe hanno esaminato finora l'Etna che è in attività quasi permanente e più recentemente il vulcano Tungurahua, situato in Ecuador. La tecnica comporta la misurazione dei complessi dati sismici relativi ai vulcani e successivamente l'utilizzo dei grandi sistemi in rete, come GIANT2 (europeo) e ALICE-RedCLARA (sudamericano), per elaborare le informazioni. "La sonificazione di dati può essere considerata la controparte acustica della visualizzazione grafica ed è fondamentale per ampliare le nostre conoscenze dei modelli sismici vulcanici e comprendere meglio l'attività vulcanica, in special modo quando essa precede fenomeni eruttivi", ha affermato il dott. Domenico Vicinanza, che ha messo a punto tale tecnologia e attualmente lavora presso il CERN. Il rumore derivante può essere assegnato a diversi suoni. Due versioni (vedi sotto) forniscono interpretazioni per pianoforte. Il pezzo dell'Etna è rapido, intenso, e ha pause frequenti, mentre quello del monte Tungurahua è più lento e più fluido. Entrambi potrebbero essere confusi con veri pezzi di musica atonale d'avanguardia. L'elaborazione delle informazioni è garantita da due progetti finanziati nell'ambito del Sesto programma quadro: "Enabling Grids for E-sciencE" (EGEE) e "E-Infrastructure shared between Europe and Latin America" (EELA). Per i lavori sul vulcano Tungurahua è necessaria una connessione transatlantica a 622 Mbps per collegare GIANT2 alla rete ALICE-RedCLARA. "Estendendo le attività di ricerca ai vulcani dell'America latina, speriamo di poterci basare sulle informazioni e sui dati di ampia portata che abbiamo già ottenuto grazie agli studi dell'Etna e di poterli sviluppare ulteriormente", ha dichiarato il prof. Barbera.

Paesi

Ecuador, Italia

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