Il concerto dei vulcani
Alcuni scienziati hanno scoperto in Italia un sistema per ascoltare i rumori prodotti dai vulcani attivi e utilizzare tali informazioni per prevedere le eruzioni. La lettura dei dati sismici relativi ai vulcani viene trasformata in musica, un processo noto con il nome di "sonificazione". Non è chiaro se i vulcani abbiano un talento simile a quello di Tom Jones, per esempio, ma il risultato potrebbe essere chiamato "musica". L'orecchio umano è molto attento ai modelli e se dai dati emergessero modelli coerenti, i ricercatori potrebbero, a partire da rappresentazioni udibili, individuarli facilmente. "L'orecchio umano è un dispositivo logaritmico. È molto più sensibile dell'occhio umano", ha dichiarato il prof. Roberto Barbera, fisico dell'Università di Catania. "Riusciamo a capire cose che altrimenti ci sfuggirebbero", ha affermato in un'intervista rilasciata al "New Scientist". Sarebbe possibile estrapolare facilmente i modelli anche se persi in una valanga di dati. I ricercatori dell'équipe hanno esaminato finora l'Etna che è in attività quasi permanente e più recentemente il vulcano Tungurahua, situato in Ecuador. La tecnica comporta la misurazione dei complessi dati sismici relativi ai vulcani e successivamente l'utilizzo dei grandi sistemi in rete, come GIANT2 (europeo) e ALICE-RedCLARA (sudamericano), per elaborare le informazioni. "La sonificazione di dati può essere considerata la controparte acustica della visualizzazione grafica ed è fondamentale per ampliare le nostre conoscenze dei modelli sismici vulcanici e comprendere meglio l'attività vulcanica, in special modo quando essa precede fenomeni eruttivi", ha affermato il dott. Domenico Vicinanza, che ha messo a punto tale tecnologia e attualmente lavora presso il CERN. Il rumore derivante può essere assegnato a diversi suoni. Due versioni (vedi sotto) forniscono interpretazioni per pianoforte. Il pezzo dell'Etna è rapido, intenso, e ha pause frequenti, mentre quello del monte Tungurahua è più lento e più fluido. Entrambi potrebbero essere confusi con veri pezzi di musica atonale d'avanguardia. L'elaborazione delle informazioni è garantita da due progetti finanziati nell'ambito del Sesto programma quadro: "Enabling Grids for E-sciencE" (EGEE) e "E-Infrastructure shared between Europe and Latin America" (EELA). Per i lavori sul vulcano Tungurahua è necessaria una connessione transatlantica a 622 Mbps per collegare GIANT2 alla rete ALICE-RedCLARA. "Estendendo le attività di ricerca ai vulcani dell'America latina, speriamo di poterci basare sulle informazioni e sui dati di ampia portata che abbiamo già ottenuto grazie agli studi dell'Etna e di poterli sviluppare ulteriormente", ha dichiarato il prof. Barbera.
Paesi
Ecuador, Italia